Bellinzona

Nuove Amb, dall'Mps referendum certo: 'No all'assalto alla diligenza'

Matteo Pronzini (Mps)
25 agosto 2017
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«Non abbiamo certo cambiato idea rispetto a quanto dichiarato durante la campagna elettorale! E credo che la popolazione debba essere chiamata alle urne per dire se vuole accettare o no questo cambiamento». Matteo Pronzini, del Movimento per il socialismo (Mps), lancia la sfida al Municipio cittadino che stamattina, schieratosi compatto davanti ai media, ha presentato il messaggio per la trasformazione delle Aziende municipalizzate di Bellinzona (Amb) in Ente autonomo di diritto comunale denominato Aziende multiservizi Bellinzona (Amb).

Al dì là del fatto che la rivalutazione delle reti elettriche secondo i nuovi parametri ElCom ne incrementano il valore di 65 milioni portando a 100 il capitale di dotazione delle nuove Amb, Pronzini ritiene che «sia in atto un assalto alla diligenza. Oggi come 15 anni fa, quando abbiamo vinto due battaglie contro i tentativi di trasformarle in Sa, le Amb fanno gola e a lungo andare, dopo questo primo passo, rischiano di venire privatizzate e di fare la fine delle ex regie federali. Il cui agire, oggi, è sotto gli occhi di tutti. Ebbene – dichiara Pronzini alla 'Regione' – noi questo non lo vogliamo ed è necessario avviare il referendum contro la decisione del Consiglio comunale che con ogni probabilità sarà positiva al nuovo Ente».

Il nuovo statuto – aggiunge l'Mps in una nota stampa inviata nel pomeriggio – limiterebbe fortemente le possibilità di controllo e di intervento dei cittadini e della cittadine: “Basti pensare, ad esempio, che un referendum come quello che ha sconfessato Municipio e Consiglio comunale nel 2014 (acquisto di quote azionarie di Repartner) non sarebbe più possibile”. A questo riguardo, invece, il Municipio assicura il contrario, e cioè che ogni decisione di politica elettrica sarà comunque sottoposta a decisione del Cc e quindi referendabile.

“Le motivazioni addotte dal Municipio (e non sorprende poiché tra i membri attuali di questo consesso vi sono persone, come il sindaco Branda, che erano favorevoli a trasformare le AMB in società anonima al momento del referendum sul tema nel 2003) sono le solite: l’attuale struttura sarebbe un ostacolo alla flessibilità aziendale e gestionale”.

“Eppure in questi ultimi quindici anni (cioè dopo il rifiuto della vendita e della trasformazione in Sq grazie ai referendum promossi, in particolare dall’MPS, nel 2001 e nel 2003) le Amb si sono sviluppate, modernizzate, hanno migliorato la loro offerta, hanno ottenuto utili importanti. Tutto questo senza dover ricorrere a statuti fondati su modelli aziendalistici e privatistici”.

L’Mps ribadisce quindi l' opposizione e, “come ha sempre fatto in questi ultimi quindici anni a difesa dello statuto pubblico e contro forme di privatizzazione palesi o striscianti, darà battaglia su questo tema”.

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