Bellinzona

Esplodono in Ticino gli interventi di polizia

(Francesca Agosta)
5 luglio 2017
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Sarà che c’è sempre meno vergogna nel denunciare le sopraffazioni subite e che la rete sociale cui affidarsi sostiene meglio di un tempo. Ma una cosa è certa: la violenza domestica mostra in Ticino statistiche in crescita davvero poco rallegranti. Come riportiamo nella tabella in alto, elaborata in base ai dati fornitici dalla Polizia cantonale, il raffronto degli interventi effettuati dagli agenti fra i primi sei mesi del 2016 e del 2017 parla di una crescita di un terzo. È tantissimo se paragonato alle cifre nazionali relative ai reati registrati dalla polizia nel periodo 2009-16. In otto anni le lesioni gravi sono passate da 55 a 98 e quelle semplici sono scese da 2’356 a 2’017. Stabili gli omicidi tentati e in calo (da 25 a 19) quelli consumati. Cresce invece il numero di consulenze alle vittime: nel 2016 i consultori elvetici hanno fornito 35’189 consulenze alle vittime (+4% rispetto all’anno precedente); dal 2001 le consulenze sono aumentate di due terzi. Circa tre quarti delle vittime sono donne e una vittima su cinque è minorenne. Circa la metà delle consulenze è stata fornita per reati in cui la vittima ha subìto lesioni corporali o vie di fatto. Quanto alle vittime e autori dei reati all’interno della cerchia familiare, nel 2016 è stata prestata consulenza in 15’706 casi (43 al giorno) in cui le vittime hanno subìto violenza da parte dei propri partner, famiglia o parenti. In sei casi su dieci il consulto è avvenuto per reati di lesioni corporali o vie di fatto e in uno su quattro a causa di reati sessuali. Al momento del reato il 26% delle vittime era minorenne e di queste il 61% di un reato sessuale, quasi sempre (96%) perpetrato da un familiare.

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