Bellinzona

Oltre 14'000 firme per cure di prossimità

26 maggio 2017
|

In meno di due mesi l'Associazione ospedali di valle ha raccolto oltre 14'000 firme in Ticino a sostegno della propria iniziativa popolare legislativa che chiede la promozione di cure mediche e ospedaliere di prossimità. Stamattina durante la consegna delle firme alla Cancelleria dello Stato i promotori hanno ribadito l'importanza di garantire il servizio medico e ospedaliero nelle zone periferiche, non da ultimo a fronte del crescente numero di anziani a domicilio. Un impegno del Cantone in questa direzione – ha sottolineato il professor Sebastiano Martinoli, primo firmatario – permetterebbe inoltre di rendere più attrattiva la presenza nelle valli di medici generalisti e di famiglia, oggi sovente scoraggiati dalla difficoltà nell'organizzare i picchetti in collaborazione con i nosocomi. Concretamente si fa l'esempio degli ospedali di Acquarossa (Val di Blenio) e Faido (Leventina) la cui offerta è stata riorientata dalla pianificazione cantonale verso rispettivamente la geriatria e la riabilitazione. L'auspicio degli iniziativisti è che le due strutture continuino invece a mantenere reparti di medicina acuta e pronto soccorso aperti tutto l'anno 24 ore al giorno.

Parola a governo e Gran Consiglio

Le firme già vidimate sono per l'esattezza 12'672 (ne erano sufficienti 7'000); entro il 30 maggio se ne attendono altre dalle Cancellerie comunali, ciò che farà lievitare il totale a circa 14'500. Il primo a esprimersi sull'iniziativa sarà il Consiglio di Stato con un proprio rapporto all'indirizzo della Commissione sanitaria del Gran Consiglio. La quale a sua volta dovrà pronunciarsi all'indirizzo del plenum parlamentare appoggiando il testo dell'iniziativa o presentando un controprogetto. L'Associazione potrà mantenere il testo dell'iniziativa qualora si riterrà insoddisfatta dell'esito della votazione parlamentare; a quel punto il popolo ticinese sarà chiamato alle urne per esprimersi su iniziativa e controprogetto. Se invece l'Associazione si riterrà soddisfatta dell'iter parlamentare, ritirerà l'iniziativa ed entrerà in vigore il testo di legge così come votato dal Gran Consiglio. L'intero iter richiederà almeno due anni di tempo.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔