Faido

Incendio di Chironico, 4 minorenni  indagati. Ma il divieto assoluto è scattato solo oggi...

Le immagini del rogo scoppiato sopra Chironico
28 dicembre 2016
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L'incendio scoppiato in zona Monti di Doro, sopra Chironico, è divampato a causa di un fuoco all'aperto acceso ieri pomeriggio da quattro minorenni. Lo comunicano la Polizia cantonale e la Magistratura dei minorenni che hanno aperto un'inchiesta. Si tratta di due ticinesi e di due ragazzi provenienti da Oltralpe, giunti in Leventina con le rispettive famiglie per trascorrere le ferie natalizie. Due coppie di fratelli (due quindicenni e due un po' più giovani) che come appreso dalla 'Regione' si frequentano da diverso tempo e che come già fatto in passato volevano accendere un fuoco per gioco, prendendo le dovute precauzioni. Le quali purtroppo sono servite a poco.

Sono indagati per rogo colposo, dove 'colposo' s'intende la non intenzionalità di incendiare il bosco. Facendo una valutazione giuridica, spetterà alla Magistratura dei minorenni accertare il grado di consapevolezza del rischio che i quattro ragazzini stavano per correre decidendo di accendere il fuoco. Questo anche considerato che non vi era a quel momento il divieto assoluto, scattato solo stamane su ordine del Dipartimento del territorio. Troppo tardi, verrebbe da dire, considerata la situazione di forte siccità presente ormai da diverse settimane al sud della Alpi. Siccità e vento che avrebbero dovuto indurre i quattro ragazzi (non alla prima esperienza in questo ambito) a soprassedere per una volta al fuocherello. 

ANCORA FORTE VENTO IN QUOTA – Le fiamme hanno intaccato il bosco su più fronti e col passare delle ore l'incendio è divenuto di grandi dimensioni a causa del forte vento e del terreno secco.  Forte vento in quota che sta tutt'ora complicando le operazioni di spegnimento riprese stamane alle 7 con l'impiego di quattro elicotteri di supporto (due civili e due Super Puma militari), mentre sul terreno sono impiegati una trentina di pompieri dei corpi di Faido, Biasca e Montagna Tre Valli. Stando a quanto riferitoci, il rogo sarebbe comunque ora sotto controllo; si confida che il calo del vento, nel corso della giornata, possa facilitare lo spegnimento entro stasera.

IN TUTTO 29 SFOLLATI – Al vaglio degli inquirenti vi sono eventuali danni alle strutture abitative e agricole della zona, sebbene allo stato attuale non risultano danni. Dai monti sono state sfollate mediante elicottero 29 persone. Non si lamentano feriti.

MESOLCINA: IN AZIONE 6 ELICOTTERI – Non sono state ancora domate le fiamme divampate ieri pomeriggio in un bosco tra Mesocco e Soazza, nel frattempo spostatesi verso nord a una quota di 1'600 metri. Il vento anzi le ha alimentate e quattro persone sono state fatte allontanare da due abitazioni di Mesocco. Il rogo si estende sul versante destro della valle su una superficie di 600 metri per un chilometro, pari a circa 90 campi di calcio. Per le operazioni di spegnimento sono attualmente impiegati tre elicotteri Super Puma dell'Esercito e tre privati.

A causa del forte rischio di crollo massi a valle, è ancora bloccata l'A13, mentre alle 10.30 la strada cantonale è stata parzialmente riaperta (lo è in modo controllato e la polizia è pronta a richiuderla immediatamente in caso di necessità). Si pensava che la circolazione potesse venir ripristinata completamente verso le 10, ma probabilmente questo avverrà verso le 12, comunica la Polizia cantonale. In alternativa gli automobilisti da e per il Grigioni interno sono invitati a transitare lungo il Passo del Lucomagno via Disentis.

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