Bellinzona

Nodo intermodale alla stazione di Bellinzona: Pronzini interroga il governo

28 novembre 2016
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Il granconsigliere dell'Mps Matteo Pronzini vuole che il Consiglio di Stato faccia luce sul progetto di nodo intermodale previsto alla stazione Ffs di Bellinzona. In un'interpellanza inoltrata oggi al governo chiede infatti una serie di informazioni sul progetto che dovrebbe essere avviato nel 2018 con un cantiere di due anni. Ricordiamo che consiste nella realizzazione di un terminale coperto dei bus disegnato dagli architetti Lorenzo Orsi ed Emanuele Saurwein, un posteggio per 150 auto, 50 moto, 240 bici, 5 taxi e 5 kiss & ride per soste brevi e una piazza con panchine e alberi.

Prendendo spunto da un intervento dell'architetto Renato Magginetti pubblicato il 26 ottobre sul nostro quotidiano, Pronzini vuole sapere se il progetto degli architetti Snozzi-Malisia, che aveva vinto il terzo e ultimo concorso relativo al comparto Stazione Ffs di Bellinzona, conteneva effettivamente "illuminanti proposte" per il nodo intermodale che non sono però state considerate, né nella fase di giuria né successivamente. In particolare chiede conferma del fatto che tale progetto permetteva di raggiungere il nodo intermodale in modo veloce, sicuro ed economico tramite il sottopasso esistente che collega i binari. Pronzini chiede inoltre se gli uffici cantonali e cittadini di competenza e la Commissione regionale dei trasporti bellinzonesi abbiano confrontato e verificato le proposte contenute nel progetto Snozzi-Malisia con il progetto di nodo intermodale in consultazione e se le Ffs Immobili, le autorità cantonali e cittadine e la Commissione regionale dei trasporti abbiano impedito l’esposizione pubblica e la pubblicazione dei progetti che avevano partecipato al terzo concorso relativo al comparto della stazione.

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