Bellinzona

Riattivata l’iniziativa popolare ‘Giù le mani dalle Officine’

Il primo firmatario Ivan Cozzaglio
3 maggio 2016
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Era stata lanciata nell’aprile 2008, in pieno sciopero, e sottoscritta in poco tempo da oltre 15mila ticinesi. Successivamente era stata congelata di fronte sia alle rassicurazioni delle Ffs sul mantenimento dei volumi di lavoro nello stabilimento cittadino, sia all’avvenuta creazione del Centro di competenza in materia ferroviaria. «Ma le rassicurazioni non si sono tramutate in realtà e proprio in questi giorni abbiamo appreso che sarebbero in corso altre riduzioni di lavoro, perciò abbiamo ritenuto che la misura fosse colma e che la nostra iniziativa popolare ‘Giù le mani dalle Officine: per la creazione di un polo tecnologico-industriale nel settore del trasporto pubblico’ andasse riattivata, aggiornata e posta in votazione parlamentare prima e popolare poi. Ed è ciò che abbiamo fatto». A parlare è il primo firmatario, Ivan Cozzaglio, dipendente delle Officine Ffs. Con i colleghi di comitato ha incontrato oggi la Commissione parlamentare della gestione comunicandole la decisione, che andrà ora formalizzata su carta. Alla Gestione il compito di attualizzare il testo, discuterlo e pronunciarsi (il tempo dirà come) all’indirizzo del Gran Consiglio; che a sua volta dovrà esprimersi, idem il governo. L’iter prevede infine che l’ultima parola sia data al popolo. Otto anni dopo lo sciopero, il dossier ‘Officine di Bellinzona’ ripassa dunque in mano alla politica cantonale: «Ci vediamo costretti a farlo – annota Cozzaglio – perché la situazione si è fatta vieppiù critica. Le Officine, con i suoi 400 dipendenti, sono una realtà importante e riteniamo che meritino un'attenzione accresciuta». Domani pomeriggio il comitato 'Giù le mani' incontrerà a Bellinzona una delegazione governativa.

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