Giornico

È polemica sulla ristrutturazione del Museo di Leventina: botta e risposta

Casa Stanga a Giornico, sede del Museo di Leventina
21 aprile 2016
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In una lunga interrogazione inoltrata oggi al Consiglio di Stato il granconsigliere Plr Matteo Quadranti solleva una serie di pesanti interrogativi sulla gestione del cantiere per la ristrutturazione interna e grafica del Museo di Leventina (Casa Stanga a Giornico), la cui associazione che lo gestisce è presieduta dal deputato Ppd Paolo Peduzzi. Opere, ricordiamo, al beneficio di un sussidio cantonale pari a 1,1 milioni e di un prestito agevolato di 300mila franchi.

Ebbene, secondo Quadranti il comitato dell'associazione, confrontato con un procedere a rilento del cantiere, avrebbe revocato il mandato sia all'architetto, affidandosi quindi a un altro professionista, sia al grafico-allestitore. Secondo Quadranti per entrambi gli incarichi non vi sarebbe peraltro stato alcun concorso, e anzi sarebbero stati «proposti-imposti» dal direttore del Centro cantonale di dialettologia ed etnografia Franco Lurà, centro cui compete il coordinamento, il sostegno e la vigilanza sui dieci musei etnografici ticinesi, Leventina incluso.

Quadranti, il cui atto parlamentare poggia evidentemente sulle informazioni avute dal comitato del museo, scrive che la revoca dei mandati avrebbe provocato la reazione di Lurà «imponendo gravi misure di ritorsione», come quella di «impedire l'accesso alle risorse cantonali e minacciando di ridurle». Da qui una serie di interrogativi, sottoposti al governo, sull'agire di Lurà.

Il quale, da noi contattato, attende di poter parlare col direttore del Decs, il consigliere di Stato Manuele Bertoli, prima di esprimere pubblicamente la propria opinione. Brevemente, comunque, anticipa che l'interrogazione «contiene falsità nei miei confronti». Respingendo le accuse, ritiene il tutto «un attacco diretto a me e al Decs».

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