Bellinzona

Sviluppo stabile delle Officine fino al 2020

(Tatiana Scolari)
18 febbraio 2016
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Nonostante il contesto economico difficile, le Ferrovie federali prevedono uno sviluppo stabile per le Officine di Bellinzona fino al 2020. È questo, in sintesi, quanto spiega il comunicato stampa diffuso nel pomeriggio dalle Ffs in seguito all'incontro con il Consiglio di Stato ticinese, parlamentari e sindacati avvenuto oggi a Lucerna.

“La forza del franco, la flessione nel settore dei carri merci e la crescente pressione sui prezzi a medio e lungo termine hanno portato ad una tendenza al ribasso dell’attività", spiegano le Ferrovie. Il settore a essere più toccato dalla crisi è appunto quello dei carri merci, come già annunciato in altre occasioni. È dunque previsto uno sviluppo stabile per le ore di lavoro nelle locomotive e nelle sale montate, mentre l’attività dei carri merci si stabilizzerà a un livello minore. Anche il numero dei collaboratori si svilupperà in modo stabile.

Una flessione più marcata dell'attività relativa ai carri merci, spiegano le Ffs, è stata evitata grazie a misure specifiche per aumentare la produttività e incrementare l’efficienza. Le Ffs hanno inoltre investito nella capacità produttiva per poter ricevere sempre maggiori incarichi da clienti esterni. Negli ultimi anni sono stati acquisiti come clienti aziende di trasporto merci: per esempio a Bellinzona sono state revisionate e riparate locomotive di Mitsui Rail Capital Europe e dal 2014 anche quelle di Alpha Trains.

Per poter garantire anche in futuro la capacità produttiva, nei prossimi cinque anni le Ffs investiranno oltre 20 milioni di franchi nelle Officine di Bellinzona, altri 20 milioni nell’ampliamento e risanamento dell’impianto di servizio di Bellinzona e circa un milione per l’impianto di servizio di Biasca.

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