Faido

Lavoro nelle Tre Valli, Ocst molto preoccupata

Giancarlo Nicoli (Ocst)
2 dicembre 2015
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Il comitato direttivo Ocst Tre Valli ribadisce “con forza” l’importanza di difendere gli ospedali di valle e il loro inserimento a pieno titolo nella rete sanitaria dall’Eoc; e dà “pieno appoggio” alla petizione lanciata dall’Ente regionale sviluppo Bellinzona e valli che rivendica alcune fermate anche a Biasca dopo l’apertura della galleria AlpTransit nell’ottica di garantire potenzialità di sviluppo. La presa di posizione del sindacato parte dall’esame dell’attuale situazione socio economica della regione, caratterizzata da “un ridimensionamento in atto nel mondo della costruzione, in particolare l’edilizia e l’artigianato”. Le cause? La chiusura dei grandi cantieri AlpTransit di Faido e Bodio, nonché gli effetti della Lex Weber che ponendo un limite alle residenze secondarie “ha bloccato gli investimenti nella costruzione di case di vacanza e l'utilizzo dei rustici a scopo di residenze secondarie”. Ciò che “ha comportato anche la chiusura di alcune ditte, con la conseguente perdita di preziosi posti di lavoro”. Si pensi, ad esempio, all'impresa Dotti di Dalpe. Inoltre – aggiunge l'Ocst – nel settore industriale “si sono accentuate le difficoltà dovute all’effetto del franco forte sull'euro, rendendo ancora più ardua la necessità di rimanere competitivi sul mercato”. In particolare “si stanno abbandonando i prodotti di massa e nel frattempo è assolutamente indispensabile investire nell’innovazione dei processi produttivi e dei prodotti stessi”.

Tornando ai punti iniziali, l'Ocst Tre Valli auspica che il Gran Consiglio, che affronterà il tema della pianificazione ospedaliera dopo metà dicembre, “sappia concretamente tradurre il sostegno politico che si è manifestato verso gli ospedali di periferia nel trovare una soluzione che garantisca il mantenimento delle prestazioni attualmente offerte e la presenza di un pronto soccorso”. Quanto alla ferrovia, il sindacato chiede anche di garantire un futuro alla vecchia linea del Gottardo nell’ambito di un rilancio turistico dell’intero arco alpino.

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