Estero

Weinstein, Binoche a Le Monde: 'Sapevo della bestia che è in lui'

23 ottobre 2017
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"Sapevo della bestia che è in lui": intervistata dal quotidiano Le Monde, l'attrice francese,
Juliette Binoche, parla in questi termini del produttore Usa travolto dalle accuse di abusi sessuali, Harvey Weinstein, di cui dice però di non essere mai stata vittima. "Con lui non mi sono mai sentita in pericolo - precisa - penso che fossi già armata. L'unica volta in cui ho sentito una insinuazione sessuale da parte sua, non l'ho presa sul serio. Ho risposto immediatamente". L'attrice Premio Oscar per il paziente inglese, prodotto proprio dalla Miramax di Weinstein, aggiunge poi che una collega la mise in guardia sui comportamenti del produttore. "E' un essere complesso, stranamente affascinante -
continua Binoche - Ma sapevo bene della bestia che è in lui".

Ancora Binoche: "Dinanzi alla corpulenza di Harvey, dinanzi alla sua energia, la sua voce, avvicinandosi a un tale potere, bisogna sapere dove mettere i piedi e risvegliare la propria intelligenza per non cadere in trappola". Nella lunga intervista rilasciata al quotidiano, Binoche parla anche dei suoi inizi al cinema ed evoca diverse aggressioni sessuali di cui è stata vittima da parte di produttori e registi. Riconosce una forma di
ricatto sessuale: "Mi è accaduto di non essere presa in alcuni film" per non aver accettato certe richieste, o "perché non ho richiamato il numero di telefono che mi era stato detto di richiamare...", conclude l'attrice.

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