Curiosità

Washington chiede l'identità degli anti-Trump e Twitter fa causa al governo Usa

Il 'preferito' di Trump
(J. David Ake)
7 aprile 2017
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Twitter gira le spalle a Donald Trump. La società che cinguetta, strumento di comunicazione prediletto del presidente americano, fa causa al governo statunitense per cercare di fermare i suoi sforzi di smascherare l’identità degli utenti anti-Trump.

L’azione legale, depositata presso la corte federale di San Francisco, riguarda l’account ’@ALT_USCIS’, ma crea un precedente su cui Twitter può rifarsi. L’amministrazione Trump vorrebbe che Twitter rivelasse l’identità dietro l’account, critico soprattutto delle politiche sull’immigrazione di Trump. Il 14 marzo l’agenzia delle Dogane americana ha chiesto un mandato per chiedere ufficialmente a Twitter informazioni sui titolari dell’account.

Twitter si oppone alla richiesta, sostenendo che l’identità dei suoi utenti è protetta dal Primo Emendamento della Costituzione che tutela la libertà di espressione. Secondo Twitter, inoltre, se l’Amministrazione non è in grado di dimostrare che gli utenti hanno commesso dei reati non dovrebbe ottenere i nomi di chi è dietro un determinato account.

"Consentire" alle autorità di arrivare a identificare chi c’è dietro lo "pseudonimo avrebbe un effetto grave sull’account e sugli altri account che hanno creato una voce di dissenso contro le politiche del governo" mette in evidenza Twitter.

L’azione legale per Twitter apre un nuovo fronte per la società, l’unica che non è riuscita ad approfittare dell’esposizione guadagnata con l’essere la 'preferita' del presidente.

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