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Vita da nababbo, reddito da… operaio

3 febbraio 2017
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Aveva intestato numerosi immobili, macchine di grossa cilindrata e un'imbarcazione di diporto. Eppure la sua dichiarazione dei redditi era 'misera'. È attraverso una puntuale indagine che il Gruppo della Guardia di Finanza di Varese, nell’ambito della più generale azione di contrasto ai fenomeni di evasione fiscale (nazionale ed internazionale) e delle frodi tributarie, ha scoperto un consulente fiscale, domiciliato nella provincia di Varese che, a fronte di dichiarazioni fiscali per importi relativamente esigui, ha omesso di indicare redditi per oltre 1 milione e mezzo di euro, nonché esportato illecitamente capitali nella Confederazione Elvetica, per oltre 1 milione e 800 mila euro. Il professionista, titolare di un avviato studio che si avvaleva anche di tre collaboratori, presentava infatti dichiarazioni riportando introiti per valori oscillanti, fra i 20'000 e i 40'000 euro, a dispetto di una vastissima platea di clienti e dei ruoli dirigenziali rivestiti in diverse società, alcune delle quali a lui direttamente riconducibili. A seguito di mirate analisi investigative, le Fiamme Gialle, oltre alla sproporzione fra la capacità reddituale e le dichiarazioni, hanno concentrato l’attenzione sul facoltoso stile di vita del professionista intestatario, come detto, di numerosi immobili, macchine di grossa cilindrata ed addirittura di un’imbarcazione da diporto, ceduta nel 2016 durante le fasi della verifica fiscale. Non solo: ulteriore “campanello d’allarme” ha rappresentato l’iscrizione all’A.I.R.E. (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero), ovvero il fittizio trasferimento della residenza in Svizzera.

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