Mendrisiotto

Un nuovo contratto collettivo sotto l'albero degli spedizionieri

(Reto Albertalli)
21 dicembre 2017
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 Sottoscritto in data odierna il Contratto Collettivo di lavoro per le collaboratrici e i collaboratori delle case di spedizione aderenti ad ATIS, che garantirà, a partire dal 1 gennaio 2018, dopo due anni di vuoto contrattuale, rinnovata serenità a circa 400 collaboratori attivi principalmente nel Mendrisiotto. Ne danno comunicazione OCST (Organizzazione Cristiano Sociale Ticinese) e la Società degli impiegati del commercio (SIC Ticino), unitamente alla società cooperativa ATIS (Aziende ticinesi imprese di spedizione e logistica).

"L’impegno delle parti contraenti è stato fin da subito quello di riconoscere salari minimi adeguati", riporta il comunicato stampa diffuso questo pomeriggio, nel quale si legge anche che "per i neo diplomati (AFC) verrà riconosciuto uno stipendio d’entrata migliore, rispetto a tutti i minimi salariali attualmente in discussione a livello cantonale". Le organizzazioni sindacali ritengono "un contratto di tutto rispetto" anche "dal profilo normativo", in quanto contenente "norme adeguate di tutela del lavoratore".

Partirà subito l’iter per ottenere l’obbligatorietà generale, al fine – si legge ancora – "di frenare la pericolosa corsa al ribasso delle condizioni lavorative e di stipendio, che alcune case di spedizione hanno messo in atto da tempo". Per arginare adeguatamente il fenomeno, il CCL contiene "non solo le regole da rispettare, ma anche le sanzioni da applicare nell’ipotesi in cui si riscontrassero infrazioni alle disposizioni del CCL stesso". Di qui l'invito alle "aziende non affiliate ad ATIS"  ad "aderire individualmente al nuovo CCL".

Un pensiero ai giovani nella parte conclusiva del documento: "Per poter tornare ad essere un settore ambito dai giovani ticinesi, non basta più il marketing pubblicitario messo in atto negli ultimi anni da alcuni attori del settore, ma necessitano regole e condizioni accessibili a tutti".

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