Confine

Trenord, è tregua

(Francesca Agosta)
25 luglio 2017
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E' tregua armata quella decisa dai dipendenti di Trenord che mantenendo lo stato di agitazione hanno sospeso qualsiasi forma di protesta. Insomma, per ora nessun altro sciopero dopo quello di quattro ore, dalle 9 alle 13, di lunedì che si è tradotto nel blocco totale dei treni regionali lombardi, compresi i collegamenti transfrontalieri con il Ticino.

La tregua armata è stata decisa dalle Organizzazioni sindacali di categoria, al termine dell'incontro promosso dal prefetto di Milano Luciana Lamorgese: due ore di discussione sul tema sicurezza, alla presenza del presidente della Regione Roberto Maroni e dell'ad di Trenord Cinzia Farisè.

''Per il momento abbiamo avuto una serie di promesse e l'impegno a rivederci il 19 settembre: ci rivedremo per capire se queste cose si concretizzeranno", riferiscono i sindacalisti.

La proposta maggiormente dibattuta che sulla carta sembra essere quella in grado di rispondere alla domanda di sicurezza sui treni sia per il personale di Trenord che per i viaggiatori: l'utilizzo dei militari dell'Esercito.

A questo proposito il ministro della Difesa, Roberta Pinotti nei giorni scorsi ha dichiarato ''flessibilità e disponibilità'' all'impiego dei soldati che già oggi presidiano le stazioni della metropolitana Cadorna, Loreto e Garibaldi", oltre piazza del Duomo e la Cattedrale. ''Ora si tratta di trasformare le dichiarazioni di intenti in un intervento concreto'' sottolineano i sindacalisti che hanno partecipato all'incontro. Roberto Maroni ha rinnovato ''l'impegno a investimenti sulla sala operativa e per telecamere a bordo".

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