Confine

Trafficavano gasolio. Basi operative a Chiasso e in Vallese

4 marzo 2017
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Si trovava a Chiasso una delle due basi operative - l'altra era a Roche (Vallese) - di una vasta organizzazione smantellata dalla Guardia di Finanza di Udine e ritenuta responsabile di un colossale contrabbando di gasolio dal NordEuropa all'Italia.

''Non le posso dire di più sui due italiani responsabili delle società, in quanto l'inchiesta è ancora in fase di svolgimento'', ci dice il colonnello Sergio Chena, comandante del Nucleo di polizia tributaria della Gdf di Udine. I trasporti avvenivano di notte. Le indagini, coordinate dalla Procura friulana, erano iniziate nel 2015 a seguito di alcune intercettazioni. Complessivamente sono state denunciate 133 persone, fra cui sette autisti, per lo più stranieri in flagranza di reato.

Il sodalizio, attivo in tutta Italia e forte di una copiosa manovalanza reclutata tra i vari Paesi dell’Unione, agiva dietro impulso della coppia residente a Chiasso e Roche. I sistemi di videosorveglianza nei piazzali di sosta e nei depositi di scarico hanno consentito alle 'fiamme gialle' di ricostruire l’organigramma del gruppo, individuandone le varie basi logistiche sparse tra Veneto, Trentino Alto Adige, Lombardia, Lazio, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. La successiva perquisizione di tutti gli snodi operativi e degli uffici 'direzionali' di Chiasso e di Roche, ha permesso di acquisire, grazie alla collaborazione della polizia svizzera, un ampio materiale probatorio. Le carte hanno fatto emergere un traffico di 38 milioni di gasolio, per un valore di 37 milioni di euro. In tutto sono stati sequestrati beni per 20 milioni di euro, conti correnti, terreni, fabbricati e 60 autobotti.

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