Svizzera

Spiava per conto di Erdogan, arrestato poliziotto basilese

27 aprile 2017
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Un agente della polizia basilese, accusato di aver trasmesso illegalmente ad Ankara informazioni riguardanti oppositori turchi residenti in Svizzera, è stato licenziato in tronco e arrestato su ordine del Ministero pubblico.

Un’indagine interna ha mostrato che una parte dei dati consultati dal funzionario negli archivi della polizia non aveva alcun rapporto con la sua attività professionale, ha indicato il Dipartimento di giustizia e polizia di Basilea Città, che si è rivolto alla Procura: bisognerà ora appurare se siano stati commessi reati di natura penale.

L’agente della polizia cantonale, secondo quanto riportato dalla "Basler Zeitung", avrebbe raccolto dati su presunti oppositori al presidente Recep Tayyip Erdogan e li avrebbe in seguito trasmessi ad ambienti vicini al governo turco.

L’uomo, secondo le autorità basilesi, già nel 2016 era finito nel mirino dei servizi di intelligence del Cantone e della Confederazione per attività in internet a favore di Ankara. In quell’occasione si rinunciò tuttavia ad approfondire le indagini e ad applicare misure disciplinari.

La polizia, ieri, ha sporto denuncia contro il suo dipendente e il ministero pubblico ha avviato un’indagine ipotizzando i reati di abuso di autorità e di violazione del segreto d’ufficio. Il Dipartimento cantonale di giustizia, ricordando che vale il principio della presunzione di innocenza, non ha voluto precisare se l’arrestato sia di cittadinanza turca oppure se sia uno svizzero di origine turche.

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