«Non c’è al momento nessun legame» tra l’attacco a Parigi e il Belgio. Lo ha affermato la Procura federale belga, secondo quanto riporta la tv pubblica fiamminga Vrt.
L’uomo presentatosi spontaneamente al commissariato ad Anversa, che ha un alibi e che nega ogni coinvolgimento nei fatti di Parigi, è noto per casi gravi di traffico di stupefacenti, ma non ha legami con il terrorismo né è noto per essere radicalizzato, riferisce la Procura.
Intanto in Francia tre persone ritenute vicine all’assalitore ucciso dopo la sparatoria sugli Champs-Elysées sono state fermate e interrogate dai servizi antiterrorismo. Si trovavano nelle abitazioni perquisite durante la notte dalla polizia.
Toni durissimi nella dichiarazione di Marine Le Pen, la prima a prendere la parola questa mattina, in una conferenza stampa dal suo quartier generale a due passi dall’Eliseo. «Siamo in guerra contro un mostruoso totalitarismo», ha detto la candidata alle presidenziali per il Front National, vestita di nero in segno di lutto. La Le Pen ha invitato tutti all’«unità della nazione e alla lucidità», denunciando il «lassismo e l’ingenuità», ai quali «la nazione deve ora rinunciare».