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Scoperto vino vecchio di 6mila anni

Non si sa se bianco o rosso
(Gabriele Putzu)
25 agosto 2017
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Il vino italiano più antico del mondo ha quasi 6mila anni: i suoi residui sono stati individuati in una grande giara dell’Età del Rame rinvenuta in una grotta vicino a Agrigento da un gruppo internazionale di ricerca coordinato dall’archeologo Davide Tanasi dell’Università della Florida Meridionale.

La scoperta, pubblicata su 'Microchemical Journal', dimostra che la viticoltura e la produzione di vino in Italia non sono cominciate nell’Età del Bronzo, come ipotizzato finora, ma oltre 2mila anni prima. A confermarlo sono i residui chimici rimasti su una giara trovata in una grotta del Monte Kronio e risalente agli inizi del IV millennio avanti Cristo: la terracotta, non smaltata, ha conservato tracce di acido tartarico e del suo sale di sodio, sostanze che si trovano naturalmente negli acini d’uva e nel processo di vinificazione.

È molto raro, rimbalza dalle agenzie, che si riesca a determinare la composizione esatta di tali residui, perché per farlo è necessario che il vasellame sia estratto completamente intatto. I ricercatori intendono ora continuare i loro studi per riuscire a stabilire se questo primo antichissimo vino italiano fosse rosso o bianco.

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