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Scomparso ieri il 'papà della sanità tinese

(©Ti-Press / Samuel Golay)
18 novembre 2017
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È scomparso ieri Gianfranco Domenighetti, 75 anni, professore universitario in Economia sanitaria e promotore geniale della sanità ticinese. Conclusi gli studi in economia all’Università di Friborgo, Domenighetti era entrato subito, nel 1969, nell’amministrazione cantonale a disposizione dell’allora Dipartimento delle opere sociali (oggi Dss). Si deve a lui l’opera di riflessione e organizzazione delle strutture sanitarie ticinesi, poi finite sotto l’Ente ospedaliero cantonale. Il messaggio governativo fulcro dell’importante rivoluzione nella gestione dei nosocomi risale al 1981, due anni dopo divenne legge. Ma non solo. È sempre Domenighetti, divenuto nel frattempo capo della Sezione sanitaria, che con Rossano Bervini, direttore del Dipartimento – succeduto a Benito Bernasconi –, promuove un’ampia campagna di prevenzione che farà del Ticino un cantone all’avanguardia in questo campo, quando ancora nessuno o quasi vedeva in Svizzera la necessità dell’intervento pubblico nell’educazione dei cittadini a una vita sana; in molti ricorderanno la campagna contro un’alimentazione ricca di grassi. «In questo è stato un vero precursore.

Tutto ciò che in Ticino riguarda la promozione della salute lo dobbiamo a lui, come nel campo della vigilanza» ricorda Giovanni Petazzi, collega di Domenighetti per lunghi anni in qualità di coordinatore del Dss e direttore della Divisione della salute. Domenighetti lascerà l’amministrazione cantonale nel 2006, dopo 37 anni, per raggiunti limiti d’età. Ma non abbandonerà mai la passione e l’impegno in un settore, quello della salute, che l’ha coinvolto per una vita intera anche come professore universitario (a Ginevra, Losanna e Lugano), nonché autore di numerose pubblicazioni scientifiche e titolare di diversi premi e riconoscimenti nel campo della ricerca. È stato pure consulente dell’Organizzazione mondiale della sanità e del Consiglio d’Europa. Negli ultimi anni non era mancata una sua riflessione critica contro un sistema che troppo spesso genera l’offerta sanitaria per motivi prettamente finanziari. Domenighetti ha lavorato con ben cinque consiglieri di Stato, l’ultima è stata Patrizia Pesenti: «Era un uomo geniale, di grande intelligenza» è il ricordo

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