Roveredo

Petizione per un 'Moesano pulito'

13 ottobre 2017
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Successo stasera (venerdì 13) per l'incontro informativo pubblico organizzato a Roveredo sull'annoso problema delle cosiddette società bucalettere massicciamente registrate in Mesolcina e anche in Calanca. Alla presenza di oltre 120 persone, al termine è stata lanciata una petizione che chiede "l'intervento immediato e massiccio dell'autorità cantonale e della magistratura inquirente cantonale e federale per l'esecuzione di indagini a tappeto e approfondite al fine di stabilire eventuali fatti di rilevanza penale a carico di società fittizie presenti nel Moesano".

Al tavolo dei conferenzieri c'era l'ex commissario della polizia ticinese Fausto Cattaneo, in pensione, che ha dato alcune anticipazioni sul proprio lavoro di ricerca dal quale emergono possibili legami fra talune società insediatesi nel Moesano e il malaffare internazionale volto a commettere reati fiscali e a riciclare denaro. Al suo fianco l'avvocato di fiducia Niccolò Salvioni che ha descritto la situazione dal profilo legislativo e giuridico, tracciando un parallelo con la legislazione ticinese e ricordando che Bellinzona nel 2014 ha stretto i bulloni nelle procedure fallimentari, ciò che a suo dire può aver favorito, negli ultimi tre anni, la migrazione di alcune centinaia di società dal Ticino al Moesano. La cui legislazione (retica) appare più blanda, come più diretta sembra essere la procedura da seguire per registrare una società.

Presente anche il consigliere di Stato Jon Domenic Parolini (capo Dipartimento economia pubblica e socialità) che, affiancato da tre funzionari, ha ascoltato e ha promesso di portare la questione in governo a Coira, ritenendo che meriti maggiore considerazione.

In definitiva la petizione chiede che la Procura acquisisca il materiale di Cattaneo e lo utilizzi per svolgere inchieste approfondite. Senza l'accettazione di questa condizione, Cattaneo terrà per sé le scoperte fatte. Da notare che alla serata erano totalmente assenti le autorità giudiziarie retiche, che hanno declinato l'invito rivolto loro dalla sindaca di San Vittore Nicoletta Noi Togni, co-organizzattrice dell'evento. Unico presente, il presidente del Tribunale regionale moesano Mirco Rosa.

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