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Paolo Beltraminelli: ‘Gli italiani hanno capito... ’

(Pablo Gianinazzi)
21 febbraio 2017
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Il clima in questi casi, si sa, è sempre disteso e collaborativo. Lo vuole l’etichetta. E però questa volta c’era più d’un motivo per complicare anche il paludato cerimoniale diplomatico. Perché diciamo la verità: negli ultimi tempi i rapporti fra Canton Ticino e Italia si sono, come dire, un pelino incrinati. Dunque una visita particolarmente attesa quella di Paolo Beltraminelli, presidente del Consiglio di Stato, lunedì e ieri a Roma per alcuni incontri da tempo in agenda con rappresentanti dei ministeri italiani degli esteri e delle finanze. Sul tavolo, l’accordo bilaterale italo-svizzero sulla doppia imposizione che attende solo la firma. E che per “colpa” del Ticino, non si smuove. «Credo proprio che si potrà trovare una soluzione. La via è tracciata, seppur in quadro complesso» ci dice Beltraminelli al telefono dopo aver incontrato Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli affari Esteri e Vieri Ceriani, capo negoziatore per gli affari fiscali. «La nostra visita è stata opportuna anche per ribadire che i rapporti italo-svizzeri, ma anche fra Canton Ticino e Italia, sono di reciproca amicizia. A questo proposito posso dire che il “malinteso comunicativo” [l’uscita di Norman Gobbi su corruzione e italiani, ndr] è rientrato. Non c’è stata nessuna polemica perché hanno compreso perfettamente l’errore» precisa subito il presidente di governo. Dopodiché si è entrati in materia, come si dice, sui rapporti fra Italia e Svizzera. Gli italiani, fra l’altro, sono interessati anche all’applicazione elvetica dell’articolo costituzionale 121a sugli stranieri. C’è l’ostacolo casellario giudiziale richiesto in Ticino ai frontalieri che l’Italia contesta. «Resta un tema. Su questo punto – aggiunge Beltraminelli – ho precisato che ci vuole un po’ di pazienza, perché il tutto s’inserisce nella ricerca di un equilibrio anche dopo la votazione popolare cantonale “Prima i nostri” che va in una certa direzione. Del resto abbiamo aperto un contenzioso anche con il resto della Svizzera, vedi i ricorsi della ComCo sulla legge degli artigiani. Ho fatto presente che il governo ticinese deve tener conto del parere del popolo e non può permettersi di farsi sconfessare due o tre volte». Come dire, si lavora per una soluzione ma «ci vuole pazienza e mi è parso di capire che anche gli italiani, tutto sommato, non hanno fretta di firmare». Beltraminelli ha ottenuto anche una promessa da Ceriani sull’accesso delle banche elvetiche ai servizi finanziari italiani. «Un punto importante per noi».

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