Auto e moto

Opel Insignia Grand Sport

Cattura gli sguardi: il design ispirato alla Conce
18 agosto 2017
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Solitamente meno venduta della familiare, la versione a quattro porte della Insignia colpisce per un design mozza­fiato ispirato al Concept Monza del 2013.
Sui nostri mercati da inizio estate, ecco le prime impressioni che abbiamo raccolto su strada.

 

Raccoglie il testimone di una vettura che nel 2009 era diventata “l’auto dell’anno” in Europa e che oltre ad essere stata venduta in oltre 900’000 esemplari aveva allora rivoluzionato il marchio Opel, allo stesso modo in cui questo cambiamento generazionale mostra a tutti come sia ulteriormente progredito il costruttore di Rüsselsheim in questi sette anni, calandosi alla perfezione nel ruolo di ammiraglia di casa.
Progettata partendo dalla nuova piattaforma “E2”, la nuova Insignia segna ben 170 kg in meno sulla bilancia (oltre 200 nel caso della versione familiare) di cui 59 sono stati risparmiati unicamente dal telaio che è peraltro più rigido del 9%. Ciò significa che mediamente ogni cavallo deve portarsi “a spasso” circa un chilo in meno. E al di là dell’introduzione di diverse primizie tecniche, che non mancheremo di spiegarvi tra qualche riga, spunta anche qualche nuovo motore. C’è per esempio un 1,5 litri turbo-benzina con potenze di 140 o 160 cavalli (consumi medi omologati a partire da 5,7 l/100 km), mentre sono stati perfezionati i turbodiesel da 1,6 e 2 litri, i quali offrono potenze comprese tra i 110 ed i 170 cv con consumi medi omologati che nel migliore dei casi partono da 4 l/100 km. Al vertice spunta infine un nuovo 2 litri turbo-benzina forte di 260 cavalli e 400 Nm, che è ovviamente il primo che abbiamo scelto per raccogliere le impressioni di guida.
Si tratta di un propulsore col quale si percepisce una leggerezza prima sconosciuta alla Insignia, tanto che la si guida in punta di dita evidenziando il netto miglioramento in tutti gli aspetti dinamici, siano essi lo spunto, la frenata o l’inserimento in curva. Le prestazioni non sono estreme e il concetto è molto più orientato all’understatement (la vera sportiva sarà la GSi, forte di 325 cv), ma si tratta del modo più gustoso di guidare la Insignia grazie al buon comportamento stradale garantito dalle sospensioni adattive FlexRide che non dimenticano, peraltro, di preservare un buon comfort quando richiesto. L’unica nota dolente è rappresentata dal nuovo cambio automatico ad 8 rapporti, non particolarmente veloce nel cambiare rapporto in modalità manuale seppur migliorato rispetto al precedente sei rapporti.
La più potente tra le Insignia attualmente sul mercato è peraltro provvista di una trazione integrale che al retrotreno, in sostituzione del classico differenziale autobloccante, prevede due frizioni in grado di accelerare le singole ruote in base alle esigenze. Tempo quindi di concentrarci su propulsori più tranquilli (l’1,5 litri turbo-benzina e l’1,6 litri turbodiesel) che si dimostrano particolarmente equilibrati. Tra le diverse dotazioni di sicurezza, che sono al gran completo, segnaliamo il regolatore di velocità adattivo il quale si contraddistingue da molte concorrenti per un funzionamento particolarmente dolce. Ma è durante una prova in notturna che appare subito evidente il vero pezzo forte della Insignia: i fari a matrice Led. Composti in totale da 32 diodi (sulla Astra erano la metà), si dimostrano un accessorio che vale tutti i 1’800 franchi richiesti assicurando un’illuminazione perfetta, chiara, con un fascio che arriva a 400 metri di profondità ed è in grado di “ritagliare” gli altri utenti del traffico. Un accessorio, questo, già particolarmente apprezzato sulla Astra – vettura che lo ha portato al debutto – dato che in Svizzera è stato scelto dal 50% della clientela. Una percentuale che in Norvegia sale addirittura all’80%!
E come si sta a bordo della Insignia? Benone! Si è seduti 3 centimetri più in basso e ci si sente avvolti dalla vettura. La qualità è come sempre pregevole e la plancia è stata ulteriormente semplificata, ma con buon senso: nonostante la presenza del grande schermo a centro plancia restano a disposizione degli interruttori per i comandi principali, i quali sono disposti orizzontalmente su tre livelli rispettivamente per la gestione dell’infotainment, della climatizzazione e dei sistemi di assistenza. Concludo poi con una nota del tutto personale, ma doverosa, riguardo al suo design. Perché sebbene le statistiche di vendita indichino che la versione familiare è stata preferita dalla maggioranza della clientela (60% circa), la nuova Insignia è davvero affascinante con quel suo andamento da coupé a quattro porte.

Scheda Tecnica

Motore4 cilindri benzina (turbo)
4 cilindri turbodiesel
Potenzada 110 a 260 cavalli
Trazioneanteriore o integrale
Cambiomanuale o automatico
Consumida 4 l/100 km
Prezzoda 32’300 franchi
Ideale perchiunque debba viaggiare,
sia attento al design e apprezzi
le tecnologie innovative
La compri se…vuoi i contenuti di un’ammiraglia ma non necessariamente i marchi più blasonati

 

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