Società

Ogni 5 minuti una bambina muore per violenze. Giornata mondiale al suono della libertà 

(Web)
11 ottobre 2017
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Ogni 5 minuti, in qualche parte del mondo, una bambina o una ragazza muore a causa di violenze. Lo sottolinea l'Unicef nella Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze che si celebra oggi.

Fra gli altri dati segnalati: una bambina o una ragazza su quattro contrae matrimonio prima di aver compiuto 18 anni; 63 milioni di ragazze hanno subito mutilazioni genitali; 130 milioni di ragazze non vanno a scuola. In occasione della Giornata – si legge in un comunicato ripreso dall'Ansa – l'Unicef vuole stimolare l'attenzione e l'azione internazionale verso le sfide che le ragazze affrontano prima, durante e in seguito alle crisi. Il messaggio di quest'anno, EmPOWER Girls, viene lanciato, attraverso un video #FreedomForGirl (sulla canzone "Freedom" di Beyonce), promosso da The Global Goals/Project Everyone e da diversi partner, tra cui l'Unicef.

Il video viene promosso oggi sulla homepage di Google in molti paesi. Oltre un miliardo di ragazze nel mondo rappresentano una risorsa di potere e creatività. Ma, durante i conflitti, le ragazze hanno una probabilità 2,5 volte maggiore di non frequentare la scuola rispetto ai ragazzi, compromettendo le loro future prospettive di lavoro e l'indipendenza finanziaria.

La violenza di genere spesso raggiunge il suo picco massimo durante le emergenze umanitarie, esponendo le ragazze a violenza fisica e sessuale, sfruttamento e tratta Spesso le donne e le ragazze hanno minori risorse e maggiore difficoltà ad accedere a reti e informazioni salvavita. Ma le ragazze sono anche resilienti. Le soluzioni a lungo termine progettate con e per le ragazze possono rafforzare questa resilienza e rappresentare una via verso opportunità per loro stesse, che producano una trasformazione e che siano permanenti. Le ragazze, soprattutto le adolescenti, hanno bisogno di piattaforme che diano voce alle sfide che affrontano nella loro vita quotidiana e per scoprire delle soluzioni adatte alle loro esigenze, in modo da poter costruire un futuro migliore per loro e per le loro comunità.

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