Estero

Nuovo processo all'orizzonte per il Cavaliere

(GABRIELE PUTZU)
23 giugno 2017
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I pm di Milano Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, nei giorni scorsi, hanno chiesto il processo per l'ex premier Silvio Berlusconi e per tre ragazze ospiti delle serate ad Arcore, tutti indagati per corruzione in atti giudiziari nei procedimenti stralcio dell'inchiesta 'Ruby Ter' che erano stati prima trasferiti a Monza e Treviso e che poi sono tornati per competenza territoriale a Milano, dopo che sono emersi versamenti recenti alle tre giovani, Aris Espinosa, Elisa Toti e Giovanna Rigato. Al centro del filone di indagine, chiuso a fine marzo scorso, ci sono versamenti fino allo scorso ottobre per quasi 400 mila euro in totale alle tre giovani in cambio, secondo l'accusa, del loro silenzio nei processi. Una presunta corruzione che sarebbe avvenuta nel capoluogo lombardo e per questo la Procura ha chiesto la restituzione degli atti trasmessi dal gup a Monza e a Treviso. Un provvedimento definito "abnorme" dalla difesa di Berlusconi in un ricorso presentato nelle scorse settimane in Cassazione, che ha fissato un'udienza per il 14 luglio.

Non è escluso che un eventuale processo a carico di Berlusconi per questi nuovi e recenti versamenti (un gup in udienza preliminare deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio) possa essere riunito in futuro al dibattimento principale a carico dell'ex premier per corruzione in atti giudiziari, che inizierà il prossimo 3 luglio. In quella data, il processo al leader di FI, tra l'altro, dovrà essere riunito con quello a carico di Karima El Mahroug e altri 22 imputati e sempre con al centro i milioni di euro che l'ex Cavaliere avrebbe versato in questi anni alle ragazze testimoni. Come si legge nel capo di imputazione, anche gli ulteriori versamenti ad Aris Espinosa, Elisa Toti e Giovanna Rigato, scoperti dai pm a seguito di approfondimenti investigativi, sarebbero avvenuti, tramite Giuseppe Spinelli, il ragioniere di 'fiducia' dell'ex premier, sia con bonifici, sia con assegni che in contanti. Espinosa dalla fine di marzo 2012 fino alla fine del 2015 avrebbe ricevuto dall'ex presidente del Consiglio 105 mila euro e "la disponibilità di un appartamento" per dire il falso nel processo Ruby 'bis' a carico di Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti e 'trasformare' le feste hot in "cene eleganti". Per gli stessi motivi Rigato, dal febbraio 2012 fino al settembre 2016, avrebbe intascato di 132.662 euro, compresi gli "emolumenti" per la sua attività professionale per le reti Mediaset, mentre Elisa Toti tra il marzo del 2012 e l'ottobre 2016 avrebbe incassato 155.800 euro e ottenuto dal leader di Forza Italia "due garanzie bancarie" per un totale di 450 mila euro.

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