Estero

Nuove denunce nel processo Eternit. I familiari faranno ricorso alla Corte per i diritti dell'uomo

(©Ti-Press/Carlo Reguzzi)
14 dicembre 2017
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"Il processo Eternit prosegue e alla prossima udienza davanti al Tribunale di Torino, fissata per martedì 19 dicembre, presenteremo nuove denunce per altri casi di morte e malattia dovuta all’amianto. Inoltre, i familiari delle vittime per cui è stata dichiarata la prescrizione faranno ricorso alla Corte europea per i diritti dell’uomo e meditano una causa civile contro lo Stato italiano, anche per la questione della prescrizione". Lo sottolinea in una nota l’avvocato Ezio Bonanni, uno dei difensori di parte civile, dopo aver appreso della decisione della Cassazione.

"La modifica del capo di imputazione, da omicidio doloso in omicidio colposo, era stata accompagnata dalla prescrizione per quasi tutti i casi", rileva il legale aggiungendo che "l’azione penale prosegue dunque per l’ipotesi di omicidio colposo a carico dell’ex amministratore dell’Eternit, Stephan Schmidheiny". "I quattro tronconi, residuati dallo spacchettamento del processo Eternit bis, sono in fasi diverse: presso il Tribunale di Napoli sono nella fase delle indagini preliminari, a Torino il processo è nella fase dibattimentale, a Vercelli e Reggio Emilia i procedimenti sono in fase di indagine.

Poiché ogni giorno ci sono altri casi di insorgenza di malattie da amianto, con decessi, tra i pochi ex dipendenti Eternit ancora in vita, e tra i loro familiari (sono colpite anche le mogli che lavavano le tute da lavoro) e coloro che abitavano nei dintorni degli stabilimenti, continueremo a depositare istanza di giustizia ai diversi uffici del pm", spiega Bonanni. "Conoscendo le carte processuali, non posso condividere il giudizio della Suprema Corte. I due ricorsi del Pg e del pm di Torino, a nostro avviso, erano stati correttamente formulati e motivati, ed erano fondati. La decisione di inammissibilità sembra essere stata assunta nel rito e non nel merito. Attendiamo le motivazioni", conclude Bonanni che è anche presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.

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