Una cinquantina, circa. Questo il numero di agenti di polizia svizzeri mobilitati per dare sostegno ai loro colleghi di frontiera di Ticino, Grigioni e Vallese, uniti per affrontare «le sfide legate al previsto aumento delle entrate illegali nel corso dell’estate».
Lo ha reso noto con un comunicato la Conferenza dei comandanti delle polizie cantonali, riunitisi a Berna. Gli agenti indirizzati alle frontiere Sud saranno chiamati a rinforzare «il dispositivo dei corpi di polizia cantonale nell’ambito dei controlli delle persone, ad esempio sulle arterie di circolazione principali, nelle stazioni e sull’autostrada, per poi disporre le misure amministrative del caso». Il comunicato sottolinea però «che l’impiego non prevede controlli alla frontiera».
Lo scorso anno il cantone più sollecitato è stato il Ticino. L'impiego di uomini e risorse logistiche diverrà effettivo solo se si verificherà l'aumento di «transiti illegali». Spetterà ai cantoni beneficiari della misura farne richiesta.