Culture

'Mi chiamo Doc, cancello vite' – Esordio letterario per Dario Neron

Dario Neron, autore
(Carlo Rusca)
28 luglio 2017
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Una città non identificabile, un tempo poco identificabile che pare il futuro, ma non così in là. Frank Doc è uno psichiatra 57enne alla deriva, vecchio “più per obbligo morale che per età biologica”; vive in un'ex-cella frigorifera, ha debiti con chiunque, frequenta postriboli (solo per amicizia), si nutre di gamberetti, abusa di alcolici e legge riviste hard. Il campanello bianco del suo ufficio, una bettola al primo piano di un condominio, nessuno lo suona, ma è l’unica cosa nella quale l’uomo veda un valore estetico in una vita – tarantinianamente parlando – ‘sangue e merda’. Da tempo nelle condizioni psico-fisiche del peggior Charles Bukowski, Doc sembrerebbe un genio, perché ha fuso la tecnica dell’ipnosi con un composto chimico illegale, riuscendo a cancellare dalla mente dei suoi pazienti ricordi di vita dolorosi. Tutto scorre così, fino all’arrivo dell’inquilina del ventisettesimo piano…

“Doctor Reset” è l’esordio letterario di Dario Neron, architetto paesaggista nativo di Orselina, uno che deve avere applicato il buon gusto visivo (che da tempo gli serve in Svizzera interna, per lavoro) anche alla scrittura. L’opera ha uno stile senza fronzoli, esplicativo di un talento narrativo evidente. Avevamo incontrato Neron un anno fa, dopo la vittoria al concorso letterario “InediTO – Colline di Torino 2016”, promosso dall’associazione culturale “Il Camaleonte” di Chieri, alle porte del capoluogo piemontese (in quel caso, “Doctor Reset” era “L’uomo sul balcone di cemento”, ma nulla cambia). In Piazza Grande, davanti a una bibita, Dario ci aveva descritto la scrittura come «una passione nata cinque anni fa per superare le crisi post-adolescenziali». Sei anni dopo, brindiamo alle crisi per averci dato un noir con tutti i sacri crismi. Un libro che – senza fretta, come voleva il suo autore – oggi ha un editore. «Con Valerio Vigliaturo (direttore del premio, ndr) era già nata una bella amicizia – racconta Dario – così abbiamo cercato a lungo tra editori. Poi, visto che in molti sono carenti sulla distribuzione, ho deciso di pubblicare con la sua Camaleonte Edizioni».

Una specie di atto protettivo nei confronti di un’opera che gli conferì ‘i gradi’ lo scorso anno, quando Dario mise in fila gente già nota, in molti con almeno una pubblicazione all’attivo: «avevo male interpretato il significato di ‘inedito’ – ricorda – perché ero convinto si trattasse di ‘autori inediti’, intesi come sconosciuti, e invece si trattava di ‘opere inedite’». Qualcuno gli chiese per chi pubblicasse, e lui «lì a spiegare che “Doctor Reset” era la prima cosa che buttavo fuori…». Nemmeno ora che il libro ‘esiste’, Dario si sente scrittore, perché «così si chiamano quelli che sono già morti. Preferisco autore”. Giudicando dalla taglia dei vestiti, non si direbbe che in Frank Doc (doppia XL) c’è un po’ di Neron: «e invece sì, la componente autobiografica è elevatissima, soprattutto a livello viscerale». E se mai qualcuno pensasse che un architetto paesaggista prestato alla scrittura possa produrre solo ambientazioni alla Rosamunde Pilcher, in “Reset” troverà una composta descrizione del brutto, inteso come deriva umana e postacci. «È un abisso che ho dentro, non mi è difficile esternarlo» dice Dario. «In tutto c’è il bello e il brutto. Passo 10, 11 ore al giorno a lavorare su bellissimi giardini e alla fine, a tutta questa bellezza, cerco l’antagonista».

Bella idea, quella di un kit per dimenticare. Ma l’autore, il kit, lo comprerebbe? «Sinceramente – confessa – un paio di ex le dimenticherei volentieri. Ma alla fine sono le esperienze che ti rendono quello che sei. In Giappone studiano questa cosa. In molti dicono “io, i miei ricordi, me li tengo”. Ecco, io anche». Come gli attori e i registi, gli scrittori sono già con la testa al libro successivo. Sul nuovo racconto, Neron anticipa: «ci sto lavorando dallo scorso anno. Il protagonista non sarà un vecchio alcolizzato, ma un giovane escort, bello e attraente, il perfetto contrario». Quanto ai temi, nessun timore: «anche in questo caso, niente a che vedere con Rosamunde Pilcher…». “Doctor Reset” – nelle librerie italiane da metà settembre – è in vendita online su www.premioinedito.it e lo sarà dal 31 luglio anche alla Libreria Locarnese. Il Reading ufficiale è previsto per il 23 settembre a Locarno.

 

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