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30 giugno 2017
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Usa, in vigore il 'muslim ban'

È entrato in vigore alle 20 ora di Washington (le 2 in Svizzera) il bando anti musulmani del presidente americano Donald Trump, parzialmente resuscitato dalla Corte suprema tre giorni fa dopo la bocciatura di varie corti federali. Intanto Trump ha annunciato alcune azioni sul fronte energetico: ritorno ed espansione del settore dell’energia nucleare, facilitazione delle richieste per i progetti legati al carbone, lancio di nuovi programmi offshore per gas e petrolio. Le altre sono l’approvazione della vendita di piu’ gas naturale alla Corea del Sud e di due richieste per l’export di gas naturale dal terminal per il gas liquefatto di Lake Charles, nonché l’ok ad un nuovo oleodotto sino in Messico. “Passerà sotto il muro’’, ha scherzato Trump.

Disastro di Fukushima, via al processo

La Corte distrettuale di Tokyo sarà il primo tribunale a stabilire se il gestore della centrale nucleare di Fukushima è da considerarsi responsabile per l’incidente in seguito all’impatto dello tsunami sulla centrale – scatenato da un terremoto di magnitudo 9 – e il successivo propagarsi delle radiazioni nelle comunità circostanti. A distanza di 6 anni dalla tragedia intere zone rimangono ancora inabitabili, e ammonta a 150mila il numero delle persone costrette ad abbandonare le proprie abitazioni. Il processo si concentrerà sui provvedimenti adottati dai dirigenti e la validità delle norme di sicurezza impiegate, se siano state sufficienti o meno a prevenire il disastro. Sul banco degli imputati saranno l’ex presidente 77enne della Tepco, Tsunehisa Katsumata, e due vicepresidenti. La dirigenza della società era stata inizialmente scagionata da ogni accusa, ma il processo è stato riaperto da una commissione indipendente di cittadini che hanno denunciato penalmente l’operato della Tepco sin dal 2012. Il presidente Katsumata pur scusandosi per le cause dell’incidente ha affermato che era impossibile predirne le conseguenze.

Mucche sacre, picchiato a morte un commerciante

Poche ore dopo un discorso ieri di condanna del primo ministro indiano Narendra Modi per gli attacchi violenti di squadre di 'vigilantes’ che sostengono di voler difendere la sacralità delle mucche, un commerciante musulmano è stato malmenato a morte da un gruppo di 30-40 persone nello Stato nordorientale di Jharkhand. Lo scrive oggi il quotidiano The Hindu. In prima pagina il giornale riferisce che l’uomo, Mohammed Allimudin, è stato fatto uscire a forza da un furgone nella zona del bazaar Tand del distretto di Ramgarh e poi picchiato dalla folla che lo ha accusato di trasportare “carne proibita”. La polizia è intervenuta sparando in aria ed ha trasportato la vittima in ospedale, dove è deceduto poco dopo per la gravità delle sue ferite.

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