#mentredormivate

#MentreDormivate

21 giugno 2017
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Rissa a Torino per la 'birra libera'

Serata di tensione a Torino in una delle zone della movida torinese, il quartiere Vanchiglia. Scontri e cariche di polizia, quattro agenti feriti, due commissari malmenati e almeno due manifestanti fermati. Il vicino centro sociale Askatasuna aveva chiamato a raccolta per protestare contro l’ordinanza della sindaca Chiara Appendino che vieta la vendita di bibite da asporto dalle 20 alle 6. In piazza Santa Giulia, dove già alla fine della settimana scorsa la presenza delle forze dell’ordine era stata contestata, sono stati schierati, prima del tramonto, una cinquantina di agenti della Polizia di Stato e della Polizia Municipale.

Gli incidenti di ieri sera seguono di 72 ore l’aggressione ai carabinieri in un’altra zona della movida, i Murazzi del Po. Nella notte tra sabato e domenica, per impedire i controlli a due venditori abusivi di bibite, una cinquantina di giovani, fra i quali anche alcune donne, avevano accerchiato i militari, qualcuno li aveva spintonati e strattonati per la divisa.

Venezuela, Maduro tenta di rimuovere procuratrice generale

Il Tribunale Supremo di Giustizia (Tsg) del Venezuela ha dichiarato oggi ammissibile la denuncia presentata da un deputato pro-governativo contro la Procuratrice Generale, Luisa Ortega Diaz, aprendo la via per una possibile rimozione della dirigente, diventata la spina nel fianco del governo di Nicolas Maduro. La decisione è stata presa durante una riunione straordinaria di tutti i magistrati dell’alta corte. Pedro Carreno aveva presentato quattro giorni fa una denuncia contro Ortega Diaz, accusandola di aver mentito pubblicamente per danneggiare la reputazione di altre autorità dello Stato.

In Russia non ci sono discriminazioni sessuali, parola di ministro

Il ministro degli Esteri di Mosca, Serghiei Lavrov, nega che in Russia gli esponenti delle minoranze sessuali siano perseguitati. "Non abbiamo nessuna persecuzione per questo o quell’orientamento in questo o quel campo, incluso l’orientamento nella sfera Lgbt", ha detto Lavrov dopo aver incontrato a Mosca il suo omologo francese Jean-Yves Le Drian. "L’unica cosa che non ci piace e che la nostra legge vieta – ha proseguito il capo della diplomazia russa – è l’imposizione di questo orientamento ai cittadini minorenni della Russia". Ieri la Corte europea dei diritti dell’uomo ha stabilito che la legislazione russa che vieta la promozione dell’omosessualità, anche nota come ’legge sulla propaganda gay’, viola il diritto alla libertà d’espressione ed è discriminatoria.

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