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13 febbraio 2017
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Adele trionfa ai Grammy Awards

È stata l'edizione dei Grammy Awards di Adele quella andata in onda nella notte. Sono infatti ben  5 grammofonini d’oro, i più importanti, quelli portati a casa dalla cantante britannica: Best Record of the Year, Best Song of the Year e Best Pop Solo Performance per Hello, Best Album of the Year e Best Pop Vocal Album per 25 (Greg Kurstin, il suo produttore, è stato inoltre premiato come Producer of the Year, Non-Classical).

Al momento di ritirare il premio la cantante ha voluto rendere onore alla sua grande rivale, Beyoncé: «Il tuo album, Lemonade, è semplicemente monumentale». Sconfitta, ma solo dalla giuria, Beyoncé. Queen Bee si è fermata a quota due grammofonini d’oro (Best Music Video per Formation e Best Urban Contemporary Album per Lemonade).

Sfonda invece il rapper Chance The Rapper, premiato come Best New Artist e Best Rap Album per Coloring Book. È stata anche la serata di David Bowie: il Duca Bianco, morto il 10 gennaio 2016, che ha trionfato in ben cinque categorie, grazie a Blackstar, il suo 25/mo e ultimo album in studio, pubblicato solo due giorni prima di morire.

Pyongyang sfida Trump: nuovo test missilistico 'nucleare'

La Corea del Nord ha rivendicato il successo del nuovo test condotto ieri su un missile balistico Musudan a medio-raggio. Il missile è finito, dopo una traiettoria di 500 km, nelle acque del mar del Giappone. Il leader nordcoreano Kim Jong-un, presente al lancio, ha sottolineato che con il nuovo missile il suo Paese ha un altro strumento per trasportare armi nucleari. Un’iniziativa «assolutamente intollerabile», ha tuonato il premier nipponico Shinzo Abe, che negli Stati Uniti ha incontrato Donald Trump. «Voglio che tutti capiscano e sappiano che gli Stati Uniti sono al 100% al fianco del Giappone, un grande alleato», ha affermato Trump. Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud hanno chiesto la convocazione d’urgenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.

Samsung: il vice presidente di nuovo in procura per lo scandalo Park

La procura speciale sudcoreana che indaga sullo scandalo che ha colpito la presidente Park Geun-hye (sotto procedura di impeachment) e la confidente Choi Soon-sil (in stato di arresto), ha riconvocato il vice presidente di Samsung Electronics Lee Jae-yong, nonchè erede della famiglia fondatrice, per effettuare "’ulteriori accertamenti". «Dirò tutta la verità nel corso dell’indagine», ha affermato Lee arrivando questa mattina nella sede della procura, a sud di Seul, dove il 12 gennaio fu sottoposto all’interrogatorio fiume di 24 ore. Il manager, 48 anni, evitò l’arresto il 19 gennaio grazie al rigetto da parte della Corte centrale distrettuale di Seul della richiesta della procura per i reati di corruzione e spergiuro. I titoli Samsung Electronics cedono l’1,09% alla Borsa di Seul, attestandosi a 1.897.000 won.

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