Schiaffo dello Yemen all’amministrazione Trump: il governo ha ritirato agli Stati Uniti il permesso per compiere missioni antiterrorismo nel Paese impiegando sul terreno truppe delle forze speciali. Lo riporta il New York Times, secondo cui la decisione è una razione al raid ordinato il mese scorso dalla Casa Bianca in cui sono rimasti uccisi alcuni civili, tra cui bambini. Nella operazione è morto anche un navy seal. Lo Yemen è anche uno dei sette paesi colpiti dal bando sui musulmani del presidente Usa. Bando che è attualmente all'esame della Corte d'appello federale di San Francisco. L'udienza è terminata e si attende ora la sentenza.
Clementino, Ron e Giusy Ferreri a rischio eliminazione: questo il verdetto della prima serata del Festival di Sanremo. Oggi altri 11 big in gara. Saliranno inoltre sul palco dell'Ariston i superospiti Giorgia, Robbie Williams, Biffy Clyro, Keanu Reeves e Francesco Totti. Ieri sera buona la prima per il duo Conti-De Filippi; emozione Ferro con l’omaggio a Tenco.
È stato beatificato a Osaka, in Giappone, il martire Justus Takayama Ukon, vissuto a cavallo tra il 1550 e l’inizio del 1600 e conosciuto come ’il samurai di Cristo’. Nato nel 1552 a Takayama, tre anni dopo l’arrivo del cristianesimo nel paese del Sol Levante, Justus apparteneva alla classe alta dei daimyo, signori feudali che possedevano vaste proprietà e accettavano la presenza dei missionari assicurando loro protezione. Le attività non piacevano però allo shogunato, che costrinse i cattolici giapponesi ad abiurare. La famiglia Takayama si rifiutò, rinunciando alle ricchezze e ai vantaggi di classe, rimanendo salda nello loro fede. In seguito all’esecuzione di 26 cattolici a Nagasaki nel 1597 e all’abolizione del cristianesimo in Giappone nel 1614, Justus guidò un gruppo di circa 300 fedeli verso l’esilio nelle Filippine.