Losone

Losone, licenziamenti nel mirino

Risparmi (si tagliano 4 posti) nelle pulizie degli
(©Ti-Press/Gabriele Putzu)
28 novembre 2017
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«Quando ci hanno detto che vogliono lasciarci a casa siamo rimaste senza parole. È stato uno shock. Lavoriamo da anni, e nessuno si è mai lamentato del nostro operato. Siamo domiciliate a Losone e abbiamo famiglia; alcune hanno figli agli studi. Non sappiamo che fine faremo: tutte in assistenza? Chiediamo solo di poter lavorare, niente di più». Le quattro donne addette alle pulizie che il Comune di Losone intende licenziare, sostituendole con un’agenzia privata, sono intenzionate a rivolgersi ai sindacati e a lottare per mantenere l’impiego. Ufficialmente la disdetta del contratto di lavoro – stando a quanto comunicato dal municipale e capodicastero Educazione Alfredo Soldati e dal direttore dell’istituto scolastico Doriano Buffi – giungerà nel corso dell’anno prossimo: la decisione sarà resa operativa entro giugno o settembre 2018.
La privatizzazione del servizio – secondo le comunicazioni interne del Comune – ha quale unico intento quello di razionalizzare l’uso delle risorse. Infatti la decisione non è assolutamente influenzata da eventuali malcontenti legati all’operato delle quattro impiegate. Anzi: l’amministrazione losonese e il personale sono soddisfatti della qualità del loro lavoro.
Le quattro dipendenti sono impiegate in diversi stabili del Comune: alle scuole elementari, negli uffici dell’Arp (ex tutoria), in quelli della Polizia e dell’amministrazione comunale. Sono benvolute e apprezzate, non solo per come svolgono il loro lavoro, ma anche per la discrezione e l’affidabilità. L’unico obiettivo, quindi, è far risparmiare denaro alle casse comunali.
Per approfondire il tema, sul tavolo dell’esecutivo sono già approdate due interpellanze. La prima del Ppd (vedi ‘laRegione’ di sabato scorso), la seconda della Lista della sinistra che per voce del capogruppo Matteo Piatti chiede lumi sull’ammontare del risparmio che il Comune otterrà con questa strategia. Ma anche: “Oltre alla privatizzazione del servizio di pulizia negli stabili del Comune, quali altri provvedimenti comprende il piano di misure di risparmio e razionalizzazione delle risorse comunali che state mettendo in atto?”. Infine: “Il Municipio è forse intenzionato a privatizzare nel corto termine altri servizi comunali (mensa, agenti privati, aiuti privati per Ufficio tecnico eccetera)?”. La Lista della sinistra, ci spiega Piatti, «è assolutamente contraria a questi licenziamenti e all’attribuzione del servizio di pulizia degli stabili comunali a una ditta privata esterna. Le signore attualmente impiegate sono tutte contribuenti e residenti nel Comune. In un periodo di forte stabilità e sicurezza finanziaria ci chiediamo quale sia il vero motivo di una simile manovra».
Anche sul piano sociale che il Municipio intende mettere in atto a favore delle addette alla pulizia, la Lista della sinistra esprime dubbi. Il Piano prevede l’obbligo di riassunzione, da parte dell’assuntore privato, del personale di pulizia. Di più: il Municipio garantirà, per la durata di due anni, la copertura di un’eventuale differenza salariale, a patto che le collaboratrici rimangano legate contrattualmente alla ditta che si aggiudicherà l’appalto.

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