Locarno

Locarno, con il Festival centinaia di bici posteggiate un po' a casaccio in centro città

A ridosso di Piazza Grande
10 agosto 2017
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Da alcuni anni a questa parte il Pardo ha deciso di strizzare l’occhio all’ambiente. Così, nel corso delle ultime edizioni in città si sono visti torpedoni con celle combustibili ad idrogeno o mossi da motori ibridi Euro 6, contenitori per la raccolta separata dei rifiuti e bicchieri di plastica multiuso nei bar della Rotonda, corse speciali di mezzi pubblici (treni e bus) per il trasporto degli spettatori e altro ancora. Un lungo elenco che ha colorato di verde il manto del felino simbolo della rassegna. In questa premessa ci preme aggiungere che l’affluenza alla kermesse cinematografica anche quest’anno appare buona (acquazzoni serali permettendo); pure la Rotonda del Festival attira e piace. Tutto ciò per arrivare al nocciolo del problema: in molti – abitanti della regione e ospiti – utilizzano le due ruote per raggiungere le diverse “location”. I primi hanno la loro bicicletta, mentre per i secondi ci sono quelle messe a disposizione dagli alberghi e dagli altri datori di alloggio. Un fenomeno buono per la salute di chi pedala e ottimo per l’ambiente. Ma c’è un “ma”. In città gli scarsi spazi regolamentari per posteggiare i “velocipedi” sono sempre pieni. In molti quindi optano per alternative selvagge: ringhiere, porticati e spiazzi che dovrebbero rimanere liberi per altri scopi (uno su tutti, il passaggio dei numerosi pedoni). Una situazione di conflitto che può dar fastidio.
Sul tema abbiamo interpellato il vicesindaco e capodicastero Mobilità Paolo Caroni: «Valuto positivamente il fatto che sempre più persone utilizzino la bicicletta per recarsi in centro città, anche in occasione delle grandi manifestazioni. La mobilità lenta, in questo caso le due ruote, fa bene a chi la usa e all’aria che respiriamo. Inoltre contribuisce a snellire il traffico sulle strade. È vero che in questi giorni si vedono bici posteggiate un po’ ovunque. Martedì porterò il tema in Municipio per sensibilizzare i colleghi sulla necessità di potenziare i posteggi regolamentari per le biciclette, nella speranza che si possano trovare delle soluzioni efficaci».

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