Locarno

Lista dei beni culturali a Locarno, le critiche del Ps

Il Centro di pronto intervento di Livio Vacchini
(Pablo Gianinazzi)
16 dicembre 2017
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Critiche e perplessità da parte della sezione del Partito socialista di Locarno – tramite il suo Gruppo territorio (Gt) – in merito alle proposte municipali relative ai beni culturali da iscrivere nel Piano regolatore, la cui consultazione è scaduta venerdìi. Innanzitutto, viene espressa “una certa sorpresa” nel constatare la vetustà e l’incompletezza del piano catastale usato per segnalare i singoli beni culturali. “Il piano, infatti – si legge – riporta ancora edifici ormai scomparsi da tempo, come il vecchio Lido o l’hotel Cécile sul lungolago. D’altra parte non si tratta di un piano vecchio, poiché vi sono riportati edifici costruiti di recente, come il nuovo Liceo, la Ferriera o altri, ma nello stesso tempo mancano in maniera eclatante edifici che sono stati realizzati anche prima di quelli citati. Tra questi vi è il Centro di Pronto intervento, edificio che sarebbe necessario vedere sulla pianta non solo per la sua importanza urbanistica, ma anche perché porta la firma dell’architetto Livio Vacchini, i cui edifici su suolo locarnese sono in genere oggetto di proposta di tutela locale”. Il Gruppo territorio del Ps (ne fanno parte Michele Bardelli, Giorgio Beretta Piccoli, Marco Büchler, Gustavo Groisman, Alberto Inderbitzin, Franco Patà, Valérie Perret-Gentil Patà e Sabina Snozzi Groisman) sottolinea poi che il Municipio propone la tutela a livello locale di un numero decisamente minore di oggetti rispetto agli edifici che l’Autorità cantonale ha ritenuto potessero essere iscritti dal Comune nella lista dei beni culturali. “Già solo la riduzione del numero di oggetti proposti – osserva – avrebbe dovuto essere spiegata in modo esaustivo nella documentazione a disposizione. Non si capisce bene quale sia il criterio che ha portato a una drastica riduzione degli oggetti da tutelare, ma non è difficile scorgere una cautela fuori luogo nei confronti della proprietà privata (analizzando il tipo di proprietà delle tutele proposte, il Gt intravede in effetti una scelta di comodo che privilegia edifici già in mano pubblica), se non addirittura di fastidio”. Il Ps elenca quindi una lunga serie di edifici che ritiene meritino di essere tutelati e che invece sono stati “inspiegabilmente” omessi.

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