Luganese

L'addio di Sozzi? 'Un'incognita non necessaria'. Bolzani e Casalini motivano le dimissioni

(Gabriele Putzu)
28 giugno 2017
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“Un’incognita non necessaria”. Luca Bolzani e Daniele Casalini tornano sulle proprie dimissioni dal Consiglio d’Amministrazione della Lugano Airport Sa (Lasa), seguite alla fuga di notizie che hanno anticipato la partenza del direttore Alessandro Sozzi. E proprio all’addio di quest’ultimo si fa riferimento nell’incipit: i due membri temono infatti ricadute sul Piano Strategico per il rilancio dello scalo di Agno. “Pur non ritenendo che vi possano essere rischi concreti per l’immediato futuro dell’attività di Lasa – si legge sulla lettera integrale resa pubblica pochi giorni fa –, non possiamo però mantenere la convinzione che il Piano Strategico non venga condizionato e alterato da un cambio nella direzione». Timori palesati malgrado le rassicurazioni espresse settimana scorsa dal presidente del CdA Emilio Bianchi circa la continuità dell’aeroporto. Ma non solo. Bolzani e Casalini ritengono che “negli ultimi mesi la formula della gestione attraverso una Sa abbia perso il suo significato originario”, essendo venuta a mancare – a loro dire – l’autonomia che la differenzierebbe da un’azienda municipalizzata. Specificando infine la disponibilità a mantenere le funzioni fino a quando il Consiglio comunale di Lugano non avrà provveduto con le nomine dei sostituti, il dito sembrerebbe essere puntato proprio contro il Municipio della Città. Sulla vicenda si è espresso anche un altro membro del CdA – non dimissionario –: Tobiolo Gianella. “Ciò che sta succedendo da domenica sembra sì un attacco all’aeroporto ma con i cannoni, pardon, le fionde puntate sulla Città”. Se queste sono le premesse, l’estate si preannuncia particolarmente calda.

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