Estero

In Italia il biotestamento è legge

(Samuel Golay)
14 dicembre 2017
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Con un lungo applauso liberatorio in Italia l’aula del Senato ha salutato oggi l’approvazione del biotestamento che chiude una battaglia politica e avvicina sempre più le Camere verso le urne. Ma la campagna di diritti non è ancora terminata. Manca lo ius soli, fa notare subito Pierluigi Bersani.

Commozione Oggi l’Italia, dopo anni di battaglie, mesi di ostruzionismo e migliaia di emendamenti ha una legge sul testamento biologico. La commozione in Aula tra le fila del Pd e del M5s al momento del via libera definitivo del provvedimento è la stessa di Emma Bonino che, dalle tribune, abbraccia Mina Welby e i dirigenti dell’Associazione Coscioni con gli occhi lucidi. Sono 180 i parlamentari – 71 i no e 6 gli astenuti – che hanno reso possibile quello che il premier Paolo Gentiloni definisce "un passo avanti per la dignità". Lega e Forza Italia sono, invece, preoccupati per la "deriva eutanasica", gridano "vergogna" per aver fatto una battaglia politica sulla pelle dei malati e assicurano che la cambieranno non appena ci sarà una maggioranza di centrodestra.

I medici cattolici annunciano obiezione Non vede questo rischio la ministra della Salute Beatrice Lorenzin per la quale il biotestamento "non è eutanasia". Ma dalla Conferenza episcopale italiana (Cei) è chiusura totale: "Non possiamo riconoscerci in questo testo", toglie "dignità ai medici" e soprattutto nell’area cattolica si teme molto l’apertura all’eutanasia. E i medici cattolici annunciano che ci sarà "una forte obiezione alla legge". A questo punto, nell’ultimo miglio di legislatura, Palazzo Madama deve decidere su che cosa lasciare il segno.

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