Chiamatela, se volete, passione. Greg Ireland, almeno, la definisce così («e vogliamo portarla sul ghiaccio tale e quale ogni sera», dice). È proprio la passione per ciò che fanno sul ghiaccio che, alla lunga, permette ai bianconeri di mandare al tappeto pure il Davos, dopo Ambrì, Langnau, Ginevra, Bienne e Friborgo. Nonostante, per come giochi, quella di Del Curto per il Lugano sia forse la squadra peggiore di tutte. «È sempre difficile affrontare una squadra del genere, che va in pista con l’obiettivo di costringere il suo avversario ad allungarsi il più possibile – spiega capitan Chiesa –. Ed è vero, abbiamo impiegato un po’ nel prendere contromisure, anche perché non è scontato essere compatti in pista per tutto il tempo. Abbiamo però cercato di spezzare la loro velocità, e dopo...