Calcio

Il coming out per combattere l'omofobia

(Gabriele Putzu)
10 agosto 2017
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Si chiama Ryan Atkin, è inglese ed è il primo arbitro di calcio professionista a dichiarare apertamente di essere gay. Una decisione che il 32enne fischietto britannico spera possa servire a combattere l'omofobia. «Il fatto di essere omosessuale non ha alcuna importanza in una partita di calcio», dice Atkin ai microfoni dell'emittente Sky Sports. «Ma se si parla di uguaglianza e di diversità allora dico che sono gay, perché è pertinente». Aktin, che negli incontri di Premier League riveste abitualmente il ruolo di quarto uomo, mentre in campionati di livello inferiore si occupa di dirigere gli incontri, spera che il suo 'coming out' possa servire a mostrare la via da seguire nel mondo del pallone. «Ovviamente è un salto nel vuoto – continua l'inglese –. Infatti sappiamo bene che nel calcio professionistico in Gran Bretagna non c'è alcun omosessuale dichiarato, e non ce n'è mai stato nessuno di apertamente gay neppure tra gli arbitri. Ma la stessa cosa è vera nello sport professionistico in generale».
Atkin, tuttavia, ha una speranza. «Cambiando le idee si può cambiare la cultura – aggiunge –. E se ora l'omofobia è ancora un problema, le cose continuano a migliorare».

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