Società

Il capitalismo si fa verde nonostante Trump

Verso una nova era?
(Keystone)
19 gennaio 2017
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I colossi del capitalismo puntano sulle energie pulite, checché ne dica Trump. Alla vigilia dell’insediamento del presidente convinto che il riscaldamento globale sia un’invenzione della Cina per soggiogare le altre economie, chi si ritrova alla guida non degli Stati Uniti ma di aziende multinazionali si mostra invece preoccupato per il mutamento climatico.

Son due le notizie che mostrano come i grandi capitalisti globali non condividano lo scetticismo di The Donald per tutto quello che sa di ecologia. Al Forum di Davos, 13 multinazionali, tra cui Bmw, Daimler, Toyota e Shell, hanno fondato un “Hydrogen Council” per sviluppare le tecnologie dell’idrogeno, vettore di energia pulito.

E proprio oggi sono state annunciate tre nuove adesioni alla Re100, una campagna internazionale, lanciata dalla ong The Climate Group, che chiede alle grandi aziende di impegnarsi per arrivare all’utilizzo esclusivo di energia da fonti rinnovabili: l’Aeroporto di Gatwick, la Danske Bank e Philips si aggiungono così a colossi del capitalismo come Ikea, Apple, Bank of America, Bmw, Facebook, Johnson & Johnson e Coca Cola. Aziende forse non animate dalle più pure intenzioni ecologiste, ma meglio del niente della politica statunitense.

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