Società

I genitori divorziano? La custodia alternata non è un obbligo

Affetto e sofferenza
(Gabriele Putzu)
8 dicembre 2017
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La custodia alternata dei figli in caso di divorzio non deve diventare un modello generale. Sono preferibili soluzioni individuali che rispettino nel modo migliore il bene del figlio. Lo afferma il Consiglio federale sulla base di un rapporto adottato oggi.

Secondo le nuove norme entrate in vigore a inizio anno, l’autorità competente in caso di divorzio o di separazione (giudice o autorità di protezione dei minori) deve esaminare la possibilità della custodia alternata, se un genitore o il figlio lo chiede. Non vi è però alcun obbligo di accordarla.

La custodia alternata, oltre a porre esigenze elevate all’interazione tra i genitori, dipende infatti anche da determinati presupposti materiali, come il reddito dei genitori, e da condizioni quadro strutturali, come l’offerta di possibilità di accudire il figlio complementari alla famiglia. Condizioni che non sempre sussistono.

Tale tipo di custodia, precisa ancora l’esecutivo, può inoltre porre difficoltà al bambino a causa del frequente cambiamento di luogo di soggiorno. Insomma, per il governo i risultati dello studio hanno chiaramente dimostrato la correttezza della decisione di non prevedere la custodia alternata come modello generale.

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