Luganese

I commercianti di Piazza Cioccaro: 'Dimenticati da Dio'

(Gabriele Putzu)
29 maggio 2017
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E due. Dopo l’amara sorpresa dello scorso anno, pure il prossimo Blues to bop farà a meno di Piazza Cioccaro, un anfiteatro che sembrerebbe perfetto per questo tipo di manifestazioni. Il sito ufficiale del festival musicale  già riporta le ‘location’ dei concerti: Piazza Riforma, ovviamente, Piazza San Rocco, Piazza Dante ma anche Morcote (Piazza Granda) e la hall del Lac, per il concerto gospel che pure un tempo si svolgeva nella Cattedrale. Lac che sembra dover fagocitare tutto, persino il traguardo della tradizionale corsa ciclistica ‘Gp di Lugano’ a inizio maggio, in luogo del tradizionale arrivo davanti a Palazzo Civico. Oppure Autonassa, dieci giorni fa, con le macchine esposte fin sotto il nuovo centro culturale. «Scelte politiche» si sono sentiti rispondere alcuni commerciant che hanno espresso delle rimostranze verso il nuovo orientamento... ‘geografico’.

Eppure tra brindisi, palloncini e discorsi ufficiali alla riapertura della funicolare, dopo una lunga chiusura, era stato ventilato un rilancio di questo pittoresco angolo di città. Passati quattro mesi abbondanti non sembra essere il caso, finora. «È una piazza dimenticata da Dio! Non ci mettono nemmeno le bancarelle a Natale .... » sbotta Valeria Polari, esercente del ‘Croce d’Oro’, caratteristico ritrovo del centro. Già lo scorso anno durante il Blues to bop organizzò il ’Controfestival’, con musica dj nel suo bar e ha intenzione di replicare. «Sì, ho già chiesto l’autorizzazione .... ». Il problema però è più profondo e non riguarda le sole serate del festival (anche se porterebbero in cassa, dice l’esercente, prezioso ossigeno): «Dopo due anni e mezzo senza funicolare, ora due anni con una gru in mezzo a Piazza Cioccaro, questa zona sarebbe da rilanciare».

Miglioramento nel caos posteggi

Buona parte di questa situazione è causata dalle lungaggini di un cantiere edile in uno degli edifici che si affaccia sulla Piazza Cioccaro, con tanto di gru e altre baracche. Ristrutturazione effettuata dallo stesso operatore commerciale che poi riempiva la piazza con i suoi veicoli. In effetti, mentre la zona languiva abbandonata al suo destino, si scatenava il caos posteggi, con evidenti abusi, che aveva trasformato la Piazza Cioccaro in una ‘giungla’ di camioncini e macchine. Sotto questo profilo la situazione ultimamente è migliorata, ci dice Daniela Kraehenbuehl, titolare della boutique Kei, che con una quindicina di colleghi della Piazza lo scorso dicembre inviò una petizione di protesta al Municipio.

«Sì, adesso sono aumentati i controlli, anche se ci sono ancora diversi abusi specialmente il sabato. A un certo punto non si vedevano più le vetrine, perché erano tutte coperte dai furgoni... Il ristorante Soave 10, per esempio, ha rinunciato ai tavoli sulla piazza e pure lì sono arrivate le macchine .... Ci vorrebbe invece qualche animazione, ma non se ne vedono. Settimana scorsa per esempio ce n’è stata una bellissima appena sopra qui, vicino alla Cattedrale, con fiori e piantine, ed era pieno di gente. Se si vogliono far funzionare i negozi e i bar del centro bisogna portare la gente, non i furgoni». «Piazza Cioccaro è una delle zone più belle e più tipiche della Città» aveva dichiarato il sindaco Borradori su queste colonne, promettendo: «Sarebbe bello renderla il più accogliente possibile». E in piazza, sul fronte del commercio, si attende fiduciosi.

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