Estero

Glifosato, l'Europa rinnova la licenza e valuta studi ad hoc in caso di seri dubbi sui pesticidi

12 dicembre 2017
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La Commissione europea ha formalmente rinnovato oggi la licenza dell’erbicida glifosato per cinque anni ed entro la primavera 2018 proporrà modifiche per aumentare la trasparenza della procedura di autorizzazione Ue dei pesticidi. Nella riunione odierna, il collegio dei commissari ha anche adottato una comunicazione in risposta alla iniziativa dei cittadini europei che chiedeva il divieto del glifosato, vincoli a livello Ue sui pesticidi e una revisione della legislazione sulla loro approvazione per uso sul territorio europeo. Nella comunicazione, in cui la Commissione "ha tenuto conto" dell’iniziativa dei cittadini, l’Esecutivo fornisce una spiegazione dettagliata delle norme Ue sui pesticidi e annuncia una proposta legislativa per migliorare l’accesso pubblico ai dati grezzi degli studi scientifici presentati dall’industria. Nel documento si riafferma il principio che l’onere finanziario della prova sulla sicurezza dei prodotti spetta a chi fa domanda per commercializzarli in Europa, in questo caso l’industria dei pesticidi.

Tuttavia, la Commissione si è impegnata ad esaminare nei prossimi mesi la possibilità di prevedere il finanziamento di studi ’ad hoc’ da parte delle agenzie europee in caso di seri dubbi sulle sostanze ampiamente utilizzate. In tali casi, potrebbe essere previsto anche un coinvolgimento delle autorità nazionali pubbliche e un auditing rafforzato degli stessi studi. A proposito delle nuove regole sulla procedura di autorizzazione dei pesticidi, annunciate per la primavera 2018, il commissario Ue alla salute Vytenis Andriukaitis ha dichiarato che la Commissione europea intende "rafforzare il finanziamento dell’Agenzia per la sicurezza alimentare e rafforzare l’audit nei laboratori in cui sono condotti studi". "Dobbiamo dare la possibilità all’Efsa di condurre studi in casi specifici, ma oggi – ha spiegato Andriukaitis – l’Efsa ha un budget di soli 80 milioni di euro l’anno rispetto per esempio ai 5 miliardi di dollari della Food and Drug Administration americana". Prima di proporre modifiche concrete alla legislazione, ha precisato il commissario, "la Commissione aprirà una consultazione pubblica per discutere le migliori opzioni possibili".

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