Mutuando da uno slogan in vena durante gli anni della protesta, i frontalieri ossolani – tramite il Consiglio sindacale interregionale Ticino, Lombardia, Piemonte – hanno avanzato una proposta per superare i disservizi legati alla mobilità che si potrebbe sintetizzare in “La fantasia al potere”.
Se dal prossimo 10 dicembre, giorno in cui la navetta che collega Iselle a Briga – con il passaggio di gestione a Bls – per motivi tecnici non prevederà più una carrozza passeggeri ma solo vagoni per i veicoli, ecco la proposta di caricare su uno dei carri un pulmino con venti posti a sedere, soluzione che corrisponderebbe a togliere dalle strade almeno una ventina di auto.
Gli interlocutori svizzeri, messi di fronte alla proposta, l’hanno giudicata meritevole d’attenzione. L’idea è emersa nel corso del recente incontro, tenutosi a Gravellona Toce, del Consiglio sindacale interregionale, con all’ordine del giorno i disservizi segnalati dai frontalieri ossolani, tra i principali fruitori della tratta Domodossola-Briga e primi interpreti del disappunto per il passaggio di gestione della linea a seguito della gara indetta dall’Agenzia regionale per la mobilità.
Un malcontento che interessa il sovraffollamento delle carrozze dei treni più utilizzati al mattino e alla sera, la mancanza di coincidenze, le corse soppresse il sabato mattina, questi i nodi principali del disagio segnalato dai frontalieri. I problemi, tra l’altro, sono destinati a crescere con la soppressione del vagone passeggeri della navetta. Nonostante questo, qualcosa si sta muovendo, come dimostra l’aggiunta di un vagone al treno che parte alle 5.58 da Domodossola.
A breve, inoltre, sarà aggiunto un ulteriore vagone al treno di rientro, quello delle 17.22. Altra novità, nel caso di sovraffollamento, i frontalieri – senza dover pagare il supplemento – potranno accedere alle carrozze di prima classe. Tutto ciò in attesa di sapere se una ventina di loro potranno viaggiare su un pulmino caricato sulla navetta.