Una vicenda, un caso che rimarrà impresso nella memoria di tutti. Quella dell’ex monitore 40enne condannato a una pena di 12 anni per aver compiuto centinaia di atti sessuali su nove ragazzine (vedi ‘laRegione’ di ieri) è sicuramente una storia sulla quale si vuole posare la proverbiale pietra. Pur traendone i doverosi insegnamenti. Il primo a voler superare quanto avvenuto potrebbe essere lo stesso imputato il quale, ‘a caldo’, non ha manifestato l’intenzione di ricorrere in Appello. «Il suo orientamento è quello di dedicarsi a fondo alla psicoterapia in atto più che di fare Appello» ci ha spiegato l’avvocato che lo patrocina Stefano Genetelli. Tuttavia ci si riserva ancora qualche giorno di riflessione: «Settimana prossima prenderemo una decisione definitiva». Una ‘pietra sopra’ la...