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Dramma di Ascona: tra gelosia, stalking e rammarico

(Samuel Golay)
26 giugno 2017
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Gelosia, denunce, liti e urla che si udivano fino in strada. E poi un precedente lutto e i messaggi su Facebook tra cordoglio e ricerca della forza per andare avanti. Emergono nuovi dettagli sul dramma di Ascona, dove venerdì una 38enne macedone è stata freddata dai colpi di pistola esplosi da suo marito.

Ieri il 'Quotidiano' ha raccolto la testimonianza della figlia della vittima. La quale ha parlato di un uomo, il presunto omicida, che non avrebbe mancato di minacciare la compagna. “O stai con me o ti ammazzo”, le accuse di avere un amante e l'obbligo a non uscire più di casa: questo e altro, secondo il racconto della figlia, avrebbero portato la donna a denunciare il marito per stalking. Una denuncia che non era caduta nel nulla: l'uomo doveva mantenere almeno trecento metri di distanza dalla 38enne. Una misura che non è però riuscita a frenare la furia omicida.

Oggi 'Tio.ch' parla inoltre di un precedente e tragico incidente d'auto nel quale otto anni fa l'omicida avrebbe perso la prima moglie. Un fatto che, secondo le testimonianze raccolte dal portale, avrebbe segnato il macedone. Su Facebook intanto una delle figlie della vittima descrive l'omicidio di Ascona come un «orrore inspiegabile». «Non importa quanto sia difficile o doloroso, anche questa volta – aggiunge la ragazza – si è costretti a stringere i denti». E poi il saluto: «Riposa in pace grande donna, sei e sarai sempre nei nostri cuori».

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