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Delitto di Stabio, l'autore in espiazione anticipata della pena

(© Ti-Press / Benedetto Galli)
14 agosto 2017
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Arrestato nell'ottobre 2016, l'autore reo confesso del delitto di Stabio, Michele Egli, è in espiazione anticipata della pena. Lo è dallo scorso mese. La procuratrice pubblica Pamela Pedretti, titolare dell'inchiesta sull'uccisione di Nadia Arcudi, ha accolto la richiesta dei difensori del 42enne, gli avvocati Maria Galliani e Luca Marcellini, di passaggio dalla carcerazione preventiva al regime ordinario di esecuzione. È inoltre attesa a breve la perizia psichiatrica sull'imputato disposta dalla pp e della quale è stato incaricato il dottor Carlo Calanchini. Una perizia che potrebbe spiegare in parte il movente del delitto, avvenuto la sera del 14 ottobre 2016 nella villetta di Stabio, dove la 35enne maestra elementare del paese viveva con la madre e dove è stata soffocata dal cognato, l'ex informatico 42enne, il quale ha poi trasportato in auto al di là del confine il cadavere abbandonandolo a Rodero, nei boschi lungo la strada statale. In luglio era scaduto il termine della proroga, di sei mesi, della carcerazione preventiva di Egli che il giudice dei provvedimenti coercitivi aveva deciso dando seguito così all'istanza della pp Pedretti. L'uomo, come detto, è ora in espiazione anticipata della pena.           

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