Gordola

Dalla Norvegia a Gordola, in nome della bicicletta (e dei bimbi di Katmandu)

Giovanni (sx) e Gionata alla 'Regione'
(Francesca Agosta)
9 agosto 2017
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Il countdown è iniziato per Giovanni Soldati e Gionata Graber. Di Gordola il primo, di Agarone il secondo, i due studenti pedaleranno dalla Norvegia fino al Ticino per 18 giorni. Un modo per condividere la passione per la bicicletta e per staccarsi dal villaggio globale odierno, sin troppo globale. Nessun selfie estremo, nulla da dimostrare, se non a se stessi. Il piacere di pedalare insieme, per una volta, può bastare. Unico contatto col resto del mondo, un vecchio sistema di condivisione della felicità: la cartolina. Ce ne spediranno da ognuna delle 7 nazioni che sono pronti ad attraversare, ma un paio di immagini del viaggio ce le hanno promesse anche in digitale, e le pubblicheremo sull’account Instagram della ‘Regione’.

Giovanni e Gionata sono venuti a trovarci in redazione dopo i controlli di rito alle biciclette, le inseparabili due ruote che li porteranno da Bergen (Norvegia) a Gordola dopo 2.700 chilometri, per una media di circa 150 chilometri quotidiani.
«La motivazione è altissima» esordisce Gionata, «sono curioso di vedere cosa mi riserverà il viaggio, perché in queste esperienze non c’è mai niente di scritto. È il fattore che dà ulteriore motivazione».
Graber – che ha nell’ingegneria forestale il suo traguardo professionale – è un appassionato di montagna, che la si affronti con la bicicletta o in arrampicata. Non disdegna lo sci escursionistico, il parapendio e la corsa (è stato campione svizzero di corsa d’orientamento nel 2007 e nel 2009). Soldati – che applica il suo studio in ambiti di energie rinnovabili e tecniche ambientali – si è girato la Svizzera in solitaria nel luglio del 2016, percorrendo il tratto più vicino al confine elvetico: 11 giorni in sella per 1.200 chilometri. «L'avventura dello scorso anno – racconta – mi ha permesso di avere una piccola esperienza che verrà utile adesso. Questo progetto, però, è più lungo e fisicamente più impegnativo. Ma saremo in due, pronti ad aiutarci. Siamo un team molto affiatato».

I due amici hanno preso ieri un treno per Zurigo. È da lì che oggi parte il volo per la Norvegia. Domani, sveglia presto e bici in strada: «L'idea di avvicinarci sempre di più a casa l’abbiamo condivisa da subito», dice Giovanni. «Ci aiuterà l’affetto per la nostra terra», aggiunge.
Quanto alla scelta di Bergen, «da amanti della montagna e del dislivello abbiamo trovato nella Norvegia il punto ideale per partire». Perchè Bergen? Risponde ancora Giovanni: «Perche i fiordi sono semplicemente affascinanti. E poi il viaggio è Norvegia-Svizzera, abbreviato N-S, come Nord-Sud».
Il fattore meteorologico è forse quello che più preoccupa i due amici. «Siamo equipaggiati con il minimo: una camera d’aria, un copertone di riserva, la pompa, un paio di chiavette» rivela Gionata. «Affronteremo i dislivelli da subito, viaggiando in piano nella parte centrale. Per arrivare a Gordola dovremo affrontare le Alpi, e le affronteremo. Non è escluso che se pioverà o farà freddo potranno anche esserci 5 o 6 gradi», aggiunge. L’altro pensiero è quello di riuscire a recuperare dopo ogni tappa: «Di sera non ci sarà nessuna ammiraglia ad attenderci, come accade nelle grandi corse» dice Giovanni, sorridendo.

Pedalando per Kam for Sud

«L’idea di staccare potrà sembrare un po’ egoistica, ma il pensiero per gli altri è diretto a quanto raccoglieremo per Kam for Sud», sottolinea Graber.
Ricordiamolo. L’intento dei due studenti è quello di raccogliere un franco per ogni chilometro, cifra che permetterebbe ai bambini di strada di Katmandu di poter godere di una settimana di trekking, lontani dalla condizione di miseria nella quale vivono. Kam for Sud (www.kamforsud.org), Ong con sede a Locarno, si occuperà di questa raccolta fondi, girando il ricavato al Centro Rodec di Katmandu, che assicura quotidianamente a questi bimbi un pasto completo e l’istruzione.
La ‘Regione’ seguirà il tragitto di Giovanni e Gionata sul suo sito (www.laregione.ch), attraverso le immagini che i due ci invieranno, cartoline incluse, ma anche grazie a un localizzatore Gps in loro possesso: un link sul sito consentirà di ‘osservarli’ chilometro per chilometro, in questo onesto e nobile percorso di avvicinamento a casa.

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Per contribuire al progetto Kam for Sud:

Associazione Kam for Sud
Banca dello Stato del Cantone Ticino
CH-6501 Bellinzona
Svizzera
Conto Nr. 3582660001000001
Iban: CH83007643582660C000C
Ccp della banca: 65-433-5

(specificare nella causale "Trekking bambini"):

Contatto
Kam For Sud bazaar
via F.Rusca 2
CH-6600 Locarno
Svizzera
Tel +41-91-2200364

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