Svizzera

Dal Consiglio federale 1 miliardo per Sion olimpica

(Gabriele Putzu)
18 ottobre 2017
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Una grande opportunità per lo sport, l’economia e la società del nostro Paese. Con queste motivazioni, il Consiglio federale ha deciso oggi di sostenere la candidatura di Sion ai Giochi olimpici invernali del 2026 con quasi un miliardo di franchi (995 milioni per l’esattezza), di cui 827 milioni quale garanzia di deficit. A piacere è stata anche la sostenibilità del progetto grazie al limitato impatto ambientale.

A convincere il governo della bontà del progetto sostenuto dal comitato "Sion 2026", indica una nota odierna del Dipartimento federale della difesa, dello sport e della protezione della popolazione (Ddps), è il fatto che si basi "in gran parte sulle infrastrutture esistenti e abbia come obiettivo quello di svolgere i Giochi secondo i principi odierni di sostenibilità".

Tra questi principi, rientra, ad esempio, la decentralizzazione: i luoghi in cui si svolgeranno le competizioni si trovano in diversi Cantoni, i trasporti sono pianificati principalmente servendosi dei mezzi pubblici.

Del miliardo di franchi messo a disposizione dell’esecutivo, 8 milioni – sui 25 milioni previsti dal comitato promotore – serviranno per il finanziamento della candidatura. Trentuno milioni sono destinati alle infrastrutture necessarie allo svolgimento dei giochi, per cui gli organizzatori prevedono complessivamente 100 milioni. Questi investimenti, sottolinea il DDPS nel suo comunicato, serviranno sostanzialmente ad adeguare gli impianti già esistenti alle esigenze delle Olimpiadi.

Circa la sicurezza, la partecipazione ai costi che devono assumersi i Cantoni per le forze di polizia sarà del 20%. Basandosi su stime attuali, l’impegno della Confederazione è calcolato in 44 milioni. La Confederazione verserà inoltre 85 milioni per le spese supplementari per gli organi di sicurezza della Confederazione. Complessivamente i costi per la sicurezza ammonteranno presumibilmente a 303 milioni.

Gli altri 827 milioni sono destinati quale garanzia del deficit al bilancio dei Giochi. Gli organizzatori prevedono uscite di circa 1,98 miliardi ed entrate di 1,15 miliardi. Il Ddps dovrà chiarire, quando elaborerà il messaggio destinato alle Camere, le modalità per assicurare la limitazione di questa garanzia.

Il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) renderà note a ottobre 2018 le città selezionate per partecipare alla fase finale della candidatura, quelle che si contenderanno la prestigiosa assegnazione.

Il Consiglio nazionale si pronuncerà sul tema nel settembre 2018, mentre gli Stati diranno la loro nel dicembre successivo. Non vi è inoltre da sottovalutare la possibilità di eventuali referendum a livello cantonale o nazionale contro l’evento.

Per la cronaca, nel 2012 il Consiglio federale aveva deciso di sostenere con un credito di 30 milioni di franchi la candidatura di Davos e St. Moritz per i Giochi olimpici invernali del 2022. La Confederazione si era detta disposta a partecipare alla manifestazione con un miliardo di franchi per un costo globale stimato in 2,8 miliardi. (Ats)

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