Luganese

Condannati ed espulsi due ladri

(Samuel Golay)
28 giugno 2017
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Sei e otto mesi sospesi, e l'espulsione per un periodo di sei anni. Due georgiani di 34 e 36 anni sono stati condannati oggi alle Assise correzionali di Lugano per diversi furti, violazione di domicilio e danneggiamento. I due hanno colpito il marzo scorso ad Ascona e a Bellinzona in tre appartamenti diversi, sottraendo denaro e gioielli per un importo complessivo di circa 9'500 franchi. I danni causati nelle singole abitazioni – porte, lampade e mobili rotti – ammontano a poco più di 1'800 franchi in totale. Il 34enne, inoltre, si è reso responsabile di una serie di piccoli furti a Berna nei giorni precedenti al triplice colpo: alcol, alimentari e qualche vestito i beni rubati in alcuni negozi della capitale, per un importo totale inferiore ai 1'000 franchi. «Non sono somme particolarmente grosse e i danneggiamenti sono di lieve entità» hanno infatti sottolineato gli avvocati della difesa, chiedendo riduzioni di pena. Il procuratore pubblico Nicola Respini ha chiesto nove mesi sospesi per il 36enne e quattordici sospesi per il 34enne e un'espulsione – automatica per legge in casi come questo – per sette anni.

Il giudice Mauro Ermani ha accolto in larga parte le istanze di riduzione di pena, evidenziando che «si tratta in sostanza di due vagabondi, che approfittano di situazioni di comodo, vivendo di lavori in nero e rubacchiando». Due ladruncoli di poco conto insomma, i cui «comportamenti vanno combattuti e sanzionati» ha comunque aggiunto il presidente della Corte. È venuto invece a cadere – grazie al principio dell'in dubio pro reo – il capo d'accusa che avrebbe aggravato la posizione del 34enne. L'uomo era infatti stato accusato di essersi introdotto in un appartamento di Castagnola (ragion per cui il processo si è svolto alle Correzionali di Lugano), pochi giorni prima dei fatti di Ascona e Bellinzona, e di aver rubato diversi beni – fra cui gioielli, borse firmate e una macchina fotografica – per un valore complessivo di oltre 44'000 franchi. Tuttavia, l'accusa non è riuscita a dimostrare il coinvolgimento dell'imputato, che ha negato durante tutte le fasi dell'inchiesta di aver effettuato il colpo.

I due, dopo aver trascorso circa tre mesi in carcere sono stati oggi liberati e saranno ora riaccompagnati al confine, dove sono stati per altro fermati dopo i loro furti a fine marzo.

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