Lugano

Cittadella, la Stan vince al Tram

Un edificio da salvare
(Sara Solcà)
28 luglio 2017
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Il Tribunale amministrativo ha accolto il ricorso della Stan per l'"affaire Cittadella", ovverosia l'edificazione (concessa dal Municipio di Lugano e confermata dal governo) di un centro residenziale per anziani autosufficienti, previa demolizione dello stabile esistente. Lo comunica "con soddisfazione" la Società ticinese per l'arte e la natura, che ha appunto adito il Tram per evitare la crescita in giudicato della decisione del Consiglio di Stato; una decisione che la Stan considera "errata e pericolosa", visto che dichiarava irricevibile il primo ricorso.  "L’irricevibilità del ricorso pretesa dal CdS e fatta propria dal municipio di Lugano era basata sulla mancanza di legittimazione di un solo membro del Consiglio direttivo a presentare l’impugnativa a nome e per conto della Stan e, per delega, dell’associazione mantello Schweizer Heimatschutz (Hs). A pagina 8 della sentenza si legge: “in assenza di una diversa regolamentazione dei poteri di firma iscritta a Registro di commercio o altrimenti notificata, a ciascun suo membro, e quindi anche a B. A. quale membro del CD e vicepresidente dell'UP, competeva il potere di rappresentare (con firma individuale) la Stan e, dunque, di inoltrare per conto di quest'ultima (nonché della Hs) il ricorso contro il permesso rilasciato dal municipio. Tanto bastava per considerare che la STAN avesse impugnato validamente la licenza edilizia".

Il Tram ha dunque annullato la decisione del 17 marzo del CdS e rinviato gli atti alla prima istanza affinché esamini nel merito il ricorso.

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